
Regali al tempo della crisi…il libro resiste
Aggiunto da Laura Dabbene il 21/12/2009.
Tags della Galleria Cultura e Spettacolo, Letteratura, Lifestyle, Primo piano
Tags: Alessandro Baricco, Benedetta Parodi, Bruno Vespa, crisi, dan brown, Erri De Luca, Fabio Volo, Federico Rampini, Gian Antonio Stella, Ildefonso Falcones, Isabel Allende, letteratura, LIBRI, narrativa, Natale, Niccolò Ammanniti, regali, regali di Natale, saggistica, storia, Valerio Massimo Manfredi
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Secondo i dati i libri resteranno tra le scelte preferite da mettere sotto l’albero. Sì..ma quali?
di Laura Dabbene
Forse per il fascino retrò che li distingue, per peso e mole, dagli oggetti high-tech di ultima generazione? Forse per l’aura intellettuale che trasmettono, per osmosi, le pagine cartacee? Forse per i costi contenuti di un prodotto che permette sempre una “bella figura”?
Qualunque sia il motivo, le statistiche hanno anticipato che il Natale 2009 vedrà il settore dell’editoria resistere meglio di altri ai “tagli” sui regali cui gli italiani saranno gioco-forza costretti. Solo il ritrovato clima di lucidità post-natalizia sarà in grado di scodellare i dati reali di tale previsione, mentre per ora gli elementi consentono di valutare non quanto il libro venderà, ma quale libro sta vendendo.
Le fonti della classifica dei top ten sono numerose e, se pur limitatamente ai dettagli, contraddittorie. Pullulano sui quotidiani, sui settimanali, nelle librerie, sui siti specializzati o nei blog, ma quali sono i fantomatici titoli che ognuno di noi corre il rischio di ritrovare sotto l’albero? In quale percentuale dobbiamo temere il pericolo di una lettura che non ci si è scelti?
Il tempo che vorrei
Il più alto fattore di “paura” pare lo si debba sentire nei confronti de Il tempo che vorrei di Fabio Volo, in vetta alla classifica. È la storia di Lorenzo, come molti 30enni indeciso tra l’essere adolescente o adulto, che affronta due rapporti d’amore entrambi da ricostruire, quello con il padre e con la ex-fidanzata. Trama banale e scontata? Certo non brilla per originalità d’intreccio, ma si confidi nello spirito ironico e nell’arguzia che da sempre contraddistingue l’autore, comprese le performance televisive a partire dalla celebre intervista nudo ad Alessia Marcuzzi.
Meno definite sono le posizioni 2, 3 e 4. Qui il fattore rischio è meno precisamente calcolabile e dipende un po’ dal tipo di amici e famigliari che ci si ritrova. Se siete donne, o il presente viene da una donna, concreta possibilità che vi tocchi Isabel Allende, L’isola sotto il mare, perché tutte femminili restano la sensibilità della scrittrice e il calibro dell’eroina di questo romanzo, erede delle protagoniste di classici allendiani come La casa degli spiriti, Eva Luna o Afrodita. La raffinatezza intellettuale, vostra o del vostro donatore, potrà invece far cadere la scelta su Il peso della farfalla di Erri De Luca, dove il tema rude della caccia, attività ancestrale, si intreccia con l’analisi emotiva della fragilità e insieme della forza dell’ uomo-cacciatore e dell’animale-preda, nella narrazione di ottimo livello che contraddistingue l’autore napoletano. Se amanti degli enigmi e sensibili al fascino dell’esoterismo massonico, o amici-parenti di tale tipologia di lettore, eccovi recapitato da Babbo Natale l’ultimo Dan Brown, Il simbolo perduto: potete anche non prediligere il genere, ma suspence e coinvolgimento sono garantiti persino per i più scettici.

Emmaus
Si accentua la discordia oltre il 5° posto e il rischio regalo indesiderato non è più definibile su basi di vendite assestate. Nella fascia centrale della top ten padroneggiano, in ordine variabile, Che la festa cominci di Niccolò Ammanniti, Emmaus di Alessandro Baricco, Cotto e mangiato di Benedetta Parodi e Donne di cuori di Bruno Vespa. Quante le probabilità di avere in dono questi titoli? Ognuno la calcoli attraverso un esame di coscienza, soprattutto per la Parodi che quasi è riuscita a far rimpiangere gli “urletti” culinari Antonella Clerici, e per Vespa: se lo si aspetta in regalo, sarà gratificante e soddisfacente…se lo si teme, non resta che leggerlo con buona volontà e spirito critico, per poi eventualmente cessare la frequentazione con chi ce l’ha regalato.
Tra le posizioni 9 e 10 due romanzi che certo avranno tra i pacchetti natalizi gli appassionati di storia o della narrativa di taglio storico. L’ormai onnipresente Valerio Massimo Manfredi con La tomba di Alessandro e Ildefonso Falcones con La mano di Fatima. Più tecnico il primo, che resta comunque sospeso tra una trattazione del mondo antico davvero scientifica ed una più romanzata e divulgativa, puramente narrativo il secondo, anche se pullulante di richiami alla realtà dei fatti storici e culturali di una Cordoba rinascimentale di grande fascino.
Ancora lontana (purtroppo) dalla vetta qualsiasi forma di saggistica, dalla più politicamente corretta Slow Economy di Federico Rampini al più forte, almeno nel titolo, Negri, froci, giudei & co. L’eterna guerra contro l’altro di Gian Antonio Stella.
Cosa aspettarsi allora? Mancano pochi giorni per scoprirlo.
In effetti anche io regalerò molti libri, ma pochi dei titoli della top 10 mi attirano. Forse Ammaniti merita davvero. Credo sceglierò per i miei amici molti classici un po’ dimenticati, spero loro facciano lo stesso per me!