
Reciprocità, non subordinazione, la donna nella Chiesa di Francesco
Le donne e la Chiesa, un nuovo paradigma? Francesco torna a parlare di reciprocità, senza nemmeno sfiorare la sottomissione
Città del Vaticano – Il Papa rilancia sul ruolo delle donne nella Chiesa: «sono convinto dell’urgenza di offrire spazi alle donne nella vita della Chiesa e di accoglierle, tenendo conto delle specifiche e mutate sensibilità culturali e sociali». Le sue parole di questa mattina non avrebbero potuto essere più incisive, lanciando un nuovo appello alla reciprocità e all’equivalenza tra uomini e donne.
CULTURE FEMMINILI – “Uguaglianza e differenza” era il tema dell’incontro plenario del dicastero per la Cultura della Santa Sede, svoltosi in mattinata in Vaticano. Al centro della giornata proprio l’importanza reciproca di donne e uomini, la costruzione – a partire proprio dalle donne – di una Chiesa che parli alle persone del XXI secolo, anche mettendo da parte schemi ormai superati.
RECIPROCITÀ, NON SUBORDINAZIONE – La parola chiave dell’intervento del Papa, quindi, è stata “reciprocità”, un’insegna sotto la quale si è snodato il discorso di Francesco, alla ricerca di quella modernità che altri interpreti del cattolicesimo – o sedicenti tali – evitano per paura di contaminarsi, mentre il vescovo venuto dalla fine del Mondo affronta per gestire e costruire: «ci siamo lasciati alle spalle, almeno nelle società occidentali, il modello della subordinazione sociale della donna all’uomo, un modello secolare che, però, non ha mai esaurito del tutto i suoi effetti negativi». Se Adinolfi sperava in una sponda, sembra non averla trovata.
IL BELLO DEL DIVERSO – Francesco ha poi sottolineato quante siano le ricchezze di questa reciprocità, che significa anche diversità: «abbiamo superato anche un secondo modello, quello della pura e semplice parità, applicata meccanicamente, e dell’uguaglianza assoluta. Si è configurato così un nuovo paradigma, quello della reciprocità nell’equivalenza e nella differenza. La relazione uomo-donna, dunque, dovrebbe riconoscere che entrambi sono necessari in quanto posseggono un’identica natura, ma con modalità proprie. L’una è necessaria all’altro, e viceversa, perché si compia veramente la pienezza della persona».
NELLA CHIESA – Un tema a lungo dibattuto è proprio quello del ruolo delle donne nella Chiesa e anche su questo il Papa ha saputo fornire spunti su cui riflettere e costruire il futuro: «È auspicabile, pertanto, una presenza femminile più capillare ed incisiva nelle Comunità, così che possiamo vedere molte donne coinvolte nelle responsabilità pastorali, nell’accompagnamento di persone, famiglie e gruppi, così come nella riflessione teologica». Piccola svolta, l’ennesima, per una Chiesa che comprende sempre meglio il suo ruolo nel nostro tempo
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio