
Quale sarà l’impatto delle scelte politiche di Trump a livello internazionale?
Un presidente controverso sin dalla sua elezione: ma cosa sta accadendo a livello internazionale con Donald Trump alla Casa Bianca?
La caduta del Muro di Berlino il 9 novembre del 1989 e la conseguente dissoluzione dell’antica Unione Sovietica il 26 dicembre del 1991 si distinguono come due momenti storici a livello internazionale. È in questo periodo, infatti, che inizia la globalizzazione così come la conosciamo, con la conversione da un mondo fatto di limiti e frontiere ad uno contraddistinto da apertura geografica, commerciale, mentale e sempre più tollerante.
Le elezioni che hanno visto il trionfo del candidato repubblicano Donald Trump sull’avversaria democratica Hillary Clinton lo scorso 8 di novembre mettono però a rischio questi successi, segnando non solo un importante cambio a livello statale, ma anche internazionale che si concreta in un incremento considerevole dell’incertezza, già accumulatasi negli ultimi 18-24 mesi con la guerra in Siria, la crisi dei rifugiati e la Brexit britannica tra gli altri eventi. Un’insicurezza politico-sociale che è destinata a condurre anche a una maggiore instabilità economica, ben constatabile solo se si considera il fenomeno Trump nel suo quadro d’insieme a livello internazionale.
Uno degli elementi principali che potrebbe intaccare il nostro già precario equilibrio è ritenuta essere la tendenza isolazionista del magnate, la cui elezione ha provocato una caduta a picco delle azioni di Wall Street dopo una sola settimana al potere. La sfiducia dei mercati globali insomma è messa a dura prova dal principio del mandato, con l’ordine esecutivo di abolire il permesso d’entrata agli Stati Uniti per rifugiati e titolari di visto di ben sette Paesi islamici, la proposta di costruire il famoso muro sul confine con il Messico e d’espulsione immediata per circa tre milioni d’immigrati. Un forte isolazionismo evidenziato nel concreto dalla cancellazione del trattato commerciale TPP – il TransPacificPartnership – e la rinegoziazione del Nafta, che interessa invece l’area nordamericana.
Inoltre, alcuni dei principali settori commerciali verranno fortemente toccati durante questo transito, con l’industria delle costruzioni, petrolifera e bancaria capaci di resistere al cambio e, al contrario, il già accennato commercio internazionale statunitense che potrebbe risentirne. È d’obbligo poi citare il possibile effetto sul mondo dello spettacolo e del gioco, con particolare riguardo al settore dei videogiochi e dell’intrattenimento interattivo. Si è visto come l’elezione di Donald Trump a 45esimo presidente degli USA, sia stata accolta più che positivamente dagli operatori di casinò, partendo dal fatto che come dichiarato dall’American Gaming Association (AGA), l’Amministrazione Trump sarà caratterizzata da agenzie federali più morbide nei confronti di tale industria.
La realtà è che sebbene sia possibile predire l’andamento della situazione economica, sociale e politica a livello globale nell’era post-Obama, risulta molto più complesso conoscere con esattezza il prossimo futuro, visti i complicati e variegati fattori precedentemente analizzati involucrati nel processo e le contraddizioni nella politica estera di Trump. Un presidente che ha mostrato nei suoi primi cento giorni di potere numerosi voltafaccia, dall’iniziale volontà di eliminare il protocollo sul cambio climatico di Parigi, alle opinioni controverse sull’arsenale nucleare, passando per le relazioni con la Russia e addirittura Twitter.
Foto via Wikipedia, Facebook-President Donald J. Trump (Official White House Photo by Shealah Craighead)