Prodi: ‘non voterò alle Primarie’
Romano Prodi, ex Presidente del Consiglio e leader dell’Ulivo (repubblica.it)
Bologna – «Non voterò alle primarie del Pd»: a dirlo è Romano Prodi, leader passato dell’Ulivo, la coalizione di centro-sinistra da cui è poi nato il Partito Democratico. Lo stesso Prodi che ha annunciato di non aver rinnovato la tessera del Pd, forse anche come critica al bailamme elettorale di questa primavera, quando il suo nome fu prima indicato dal partito per il Quirinale, quindi abbattuto da 101 franchi tiratori.
La spiegazione che da Prodi durante un’intervista a TeleReggio è più diplomatica: «non voterò alle primarie – spiega Prodi – non per polemica, ma ho deciso di ritirarmi dalla vita politica. Non sono un uomo qualunque, se voto alle primarie devo dire per chi, come e in che modo».
Distante dalla politica solo quanto basta, però, perché poi Prodi si è augurato che «in tanti vadano a votare», ritenendo che la partecipazione a queste primarie sia un fattore positivo per la democrazia italiana. E sembra guardare con favore ai due contendenti più giovani, Civati e Renzi, gli unici che stanno veramente portando attenzioni nuove sul Pd.
Ma c’è chi non vuole lasciarlo andare, come la senatrice Isabella De Monte, di area renziana: lo riferisce Il Giornale, che la cita nel dire «faremo di tutto, in questo mese che ci separa dalle primarie, per convincere Romano Prodi a tornare sui suoi passi e comunque per costruire un Pd affine al suo spirito e alle sue idee». Dichiarazioni che sembrano più tentativi di tirare le posizioni del Professore dalla parte del sindaco di Firenze che vera stima.
L’ala cattolica del Pd, capeggiata ora da Fioroni, ha sollevato oggi ben altre polemiche all’interno del partito: il (nuovo) casus belli in casa democratica è il congresso del Pse, che dvrebbe essere organizzato proprio dal Pd. «Con questa scelta – dice Fioroni – di fatto si annulla la fusione della Margherita»: toni difficili da conciliare nel campo progressista.
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio
