Preti pedofili all’interno della Chiesa: perché non sono mai stati denunciati?

La pedofilia nella Chiesa: si tratta di insabbiamento o di misericordia verso quei preti che dopo aver commesso il crimine si sono pentiti?

di Silvia Nosenzo

Papa Benedetto XVI

Racconti di preti che si tiravano giù i pantaloni toccando i bambini negli uffici, nelle case delle madri, durante le escursioni, e la notte nei letti dei dormitori.

Nelle ultime settimane, la Chiesa è finita nell’occhio del ciclone. Prima lo scandalo di Monsignor Magee, vescovo di Cloyne, in Irlanda, ex segretario privato di Paolo VI e Giovanni Paolo II, coinvolto in presunti casi di pedofilia; poi la notizia riguardante gli abusi sessuali sui ragazzi del coro della Regensburg Domspatzen School, diretta per 30 anni da Monsignor Gerge Ratzinger, il fratello del Papa. Di ieri invece la notizia di Lawrence Murphy, prete accusato di aver abusato di 200 minori quando lavorava in una scuola per bambini sordi nel Wisconsin nel 1950. Oggi l’Ansa annuncia che altri due preti della diocesi di Muenster (Nord Reno) sono stati sospesi dal servizio.

Per quanto riguarda il caso di Padre Murphy, secondo il New York Times, il prete fu trasferito in una chiesa nel nord Winsconsin nel 1974, dove passò gli ultimi 24 anni della sua vita lavorando liberamente coi bambini in scuole e parrocchie. Il prete è morto nel 1998 senza essere mai stato radiato dalla Chiesa. Padre Lombardi ha ribattuto alle accuse affermando che “Padre Murphy morì circa quattro mesi dopo, senza altri incidenti”. L’Osservatore Romano ha aggiunto: “Come si può facilmente dedurre, anche leggendo la ricostruzione fatta dal New York Times, sul caso di padre Murphy non vi è stato alcun insabbiamento. Piuttosto, la tendenza prevalente nei media è di trascurare i fatti e di forzare le interpretazioni al fine di diffondere un’immagine della Chiesa cattolica quasi fosse l’unica responsabile degli abusi sessuali, immagine che non corrisponde alla realtà e che è invece funzionale all’evidente ed ignobile intento di arrivare a colpire, ad ogni costo, Benedetto XVI e i suoi più stretti collaboratori”.

Gli abusi creano danni psicologici sui minori

In ogni caso, la domanda che sembrano porsi tutti in questi giorni è: “Papa Benedetto XVI è stato coinvolto personalmente nella copertura di un caso di abuso sessuale sui bambini da parte dei preti?” Il papa, 20 anni prima della sua elezione, guidava la Congregazione per la Dottrina della Fede, l’ufficio del Vaticano preposto a vigilare sui casi di pedofilia interni alla Chiesa. Secondo il diritto canonico, i preti pedofili devono subire un processo penale presso lo Stato competente, ma esiste anche una legge interna alla Chiesa che regola questo crimine: la De Delictis Gravioribus. Questa prevede l’insediamento di un tribunale ecclesiastico di vescovi e preti esperti di diritto canonico. Il tribunale ecclesiastico, data la sua natura e finalità, non ha autorità per chiedere al colpevole di costituirsi presso le autorità civili, anche se ha l’obbligo morale di fare tutto quanto è possibile per impedire che eventuali atti di pedofilia vengano ripetuti. Anche se la Chiesa non può obbligare i preti pedofili, che lo stesso Benedetto XVI ha definito “criminali”, a costituirsi, rimane l’interrogativo: perché non li ha scomunicati?

Le vittime degli abusi sessuali da parte di preti accusano da tempo la Chiesa di essere stata più interessata a proteggere la propria reputazione e ad aiutare i suoi preti che a cercare giustizia per le vittime.

La pedofilia è un reato gravissimo che non deve conoscere attenuanti perché lede la dignità e il rispetto della vita umana, temi tanto sostenuti dalla Chiesa. Perciò forse non basta chiedere scusa ai cattolici e alle vittime degli abusi. È necessaria un’azione concreta da parte del Vaticano.

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Una risposta a Preti pedofili all’interno della Chiesa: perché non sono mai stati denunciati?

  1. avatar
    V 11/03/2013 a 19:16

    La scomunica non basta! CARCERE! O prima o poi la gente iniziera a farsi GIUSTIZIA da soli! L omertà fa parte tanto della chiesa quanto della mafia

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