
Polveri sottili killer, uccidono poco alla volta
Recentemente è stato pubblicato lo studio ESCAPE, European Study of Cohorts for Air Pollution Effects, in collaborazione con l’università Utrecht olandese, sugli effetti dell’inquinamento e le conseguenze sulla salute umana.
DATI SCONCERTANTI - Che l’inquinamento uccide è ormai un’informazione di dominio pubblico. Quello che fa venire i brividi è ciò che è uscito fuori dalla ricerca: ad uccidere lentamente e a piccole dosi sono le polveri sottili. Quest’ultime sono delle vere killer, una minaccia per l’organismo che vi è esposto.
IL NUOVO STUDIO - La ricerca ha analizzato le concentrazioni di azoto e polveri in 13 località sparse in tutta europa. Successivamente ha seguito l’andamento dello stato di salute e la mortalità di coloro che partecipavano al progetto. Ogni 5 microgrammi per metro cubo di polvere sottile fa crescere il rischio di morte prematura al 7%.
LE CITTÀ - Per circa quattordici anni le 367.251 persone partecipanti al progetto sono state seguite e monitorate. È stato evidente come le condizioni di salute siano peggiorate in città ad alto tasso d’ inquinamento tipo Torino, 30 mg per metro cubo. Le città finlandesi sono meno a rischio insieme alle altre città del nord Europa. Anche il sud italiano è meno trafficato rispetto al nord. Mentre le città di Roma, Atene, San Sebastian, Oxford sono al centro fra i due poli estremi.
LA MORTALITÀ - A rendere estremamente veritiero questo studio è la relazione che c’è fra la popolazione messa a campione e la crescita d‘inquinamento annuo in base alla vicinanza o meno dell’abitazione in prossimità delle strade. Molte di queste persone fumano, bevono, mangiano poca frutta, sono in sovrappeso e soffrono di colesterolo. In questo modo si sono potuti correlare le morti per inquinamento anche a stili di vita totalmente insani.
Giulia Orsi
Foto: confindustria.it