‘Polizia’: il ritorno di Harry Hole in un thriller di Jo Nesbø

Jo Nesbø

Polizia – la copertina (www.inmondadori.it)

A oltre un anno di distanza dall’ultimo episodio della saga di Harry Hole, Jo Nesbø pubblica la nuova avventura del suo protagonista di maggior successo, un thriller dal titolo Polizia (Einaudi 2013, «Stile libero big», 21,00€). Un romanzo avvincente e ricco di colpi di scena fin dalle prime pagine e che vede il ritorno sulle scene di un personaggio cult della letteratura scandinava che sembrava aver concluso la sua serie con Lo spettro (Einaudi 2012, «Stile libero big», 19,00€) e che invece si trova costretto da tragici e inattesi eventi a tornare in prima linea per fermare uno spietato serial killer.

LA STORIA – La polizia di Oslo è molto cambiata da quando Harry Hole è scomparso in circostanze misteriose. Il traffico di droga continua senza più creare allarme sociale e con il consenso del governo locale, mentre il nuovo capo, l’ambizioso e senza scrupoli Mikael Bellman, prosegue la sua ascesa, nonostante un passato ricco di ombre, ma che le uniche persone a conoscere non possono raccontare. Ma sotto la superficie quieta della nuova gestione, comincia a muoversi un fantasma sanguinario venuto dal passato: agenti di polizia con casi irrisolti alle spalle vengono trovati uccisi con modalità che ricalcano i loro fallimenti passati. Chi si nasconde dietro questi delitti? Quale individuo fa rivivere tali efferate brutalità? E soprattutto: come fermarlo?

SERIAL KILLER – Mentre le squadre di polizia coordinate da Bellmann brancolano nel buio, i vecchi amici e colleghi di Harry Hole, Gunnar Hagen, Beate Lønn, Ståle Aune, Katrine Bratt e Bjørn Holm, decidono di condurre un’indagine parallela che sembra portare verso una pista credibile per scoprire l’identità del killer. Il quale intanto continua a colpire indisturbato, dando vita a una corsa contro il tempo in cui la squadra che lo insegue resta sempre qualche passo in ritardo. Se solo ci fosse Harry ad aiutarli, potrebbero recuperare lo svantaggio accumulato. Forse. Harry, il detective più brillante e coraggioso dell’intera Oslo. Tanto spaventato da sé stesso e dalle proprie fragilità, quanto inarrestabile sulle piste dei criminali più spietati. Ma Harry è scomparso, probabilmente morto. O forse no.

IL RITORNO – Harry Hole è vivo: ha cambiato vita, ora insegna e mantiene rapporti di amicizia con alcuni ex colleghi, in particolare Beate e Katrine. Ma non vuole più entrare nell’inferno del degrado, della criminalità e della disperazione umana. Ci ha già trascorso troppo tempo. Non ha intenzione di mettere di nuovo in pericolo la propria vita e quella delle persone che ama e l’equilibrio cosi faticosamente costruito. Ma soprattutto Harry è un ex alcolizzato e conosce la trappola delle dipendenze: sa che se si metterà a inseguire il killer e ricomincerà a sentire l’odore del sangue, non riuscirà più a fermarsi. Quindi ne resta fuori, proprio come un alcolizzato sta lontano da un bar. Fino a quando il killer non commetterà un delitto tanto atroce che distruggerà il cuore di Harry: sarà in quel momento che il detective dovrà liberare di nuovo il suo istinto e mettersi a caccia di una preda terribile e sfuggente.

Jo Nesbø

Jo Nesbø (www.telegraph.co.uk)

L’AUTORE – Jo Nesbø resuscita quindi Harry Hole. Idea di marketing? Pressione dei lettori? Non è dato saperlo. Quello che è certo è che l’idea è vincente: nessun patetismo, nessuna forzatura, solo una nuova avventura credibile, avvincente e piena di suspance, proprio come le precedenti. Non solo: l’autore norvegese riprende le fila della tradizione noir sia attraverso il proprio protagonista, sempre carico di dubbi e di umanità e scevro da idealizzazioni, sia attraverso una denuncia sociale sullo sfondo. Mentre nell’ultimo romanzo della serie era il fenomeno del traffico di droga a cielo aperto a essere posto all’attenzione del lettore, ora è la corruzione delle istituzioni, unita ai rapporti torbidi che governano la città.

Jo Nesbø quindi, dopo la parentesi solo parzialmente riuscita del romanzo Il cacciatore di teste (Einaudi 2013, «Stile libero big», 18,00€), torna a tuffarsi nei meandri oscuri di Oslo e del noir, con un taglio maggiormente verso il thriller rispetto alla tradizione classica di Scerbanenco e Izzo, ma sempre con una narrazione da vero maestro contemporaneo del genere che lo colloca tra i migliori giallisti del panorama mondiale.

Daniele Leone
@DanieleLeone31

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