Pioverà spazzatura spaziale dal cielo. La previsione degli scienziati

Il prossimo 13 novembre pioverà spazzatura spaziale dal cielo. A comunicarlo gli scienziati del CSS

Frammenti di spazzatura spaziale (www.best5.it)

Frammenti di spazzatura spaziale (www.best5.it)

Di spazzatura ce n’è tanta nel mondo, forse troppa. Quello che non tutti sanno, però, è che c’è tanta spazzatura anche nello spazio. Denominata spazzatura spaziale, si tratta di tutti quegli oggetti che l’uomo ha lanciato nello spazio a partire dal 1957, anno in cui l’allora Unione Sovietica lanciò nello spazio il primo satellite artificiale, lo Sputnik. Da allora, tutti gli oggetti che hanno terminato la loro operatività – pezzi di satelliti, sonde, pannelli solari ecc. – continuano a fluttuare nello spazio, determinando appunto la spazzatura spaziale. Ora, secondo gli scienziati del Catalina Sky Survey (CSS), il prossimo 13 novembre uno di questi oggetti-spazzatura che fluttua nello spazio – al momento del diametro di uno o due metri, sempre secondo gli scienziati del CSS – pioverà letteralmente sulla Terra, entrando nell’atmosfera del nostro pianeta all’altezza dell’Oceano Indiano, vicino allo Sri Lanka.

COSA DOBBIAMO ASPETTARCI? – Nick Moskovitz, uno degli astronomi del team del CSS impegnato nello studio della cosiddetta spazzatura spaziale, ha spiegato che non sono certi al cento percento che si tratti di un oggetto artificiale ma che stanno cercando di chiarire proprio questo punto. Lo potranno fare quando, nell’arco di questa settimana, l’oggetto-spazzatura si avvicinerà alla Terra e gli scienziati avranno la possibilità di osservare l’oggetto in avvicinamento – nei pressi del Cile – e raccogliere nuovi dati.

Space Junk (www.tomshw.it)

Space Junk (www.tomshw.it)

Una volta ottenute nuove informazioni, gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, «utilizzeranno i dati delle osservazioni per affinare l’orbita, permettendo di individuare con maggior precisione il punto di ingresso in atmosfera» (Istituto Nazionale di Astrofisica). Moskovitz ha anche spiegato che la stima delle dimensioni dell’oggetto-spazzatura va da uno a due metri di diametro e che probabilmente brucerà subito dopo l’ingresso nell’atmosfera terrestre. Lo scienziato spiega che nemmeno loro sanno esattamente che cosa sia, quindi non conoscono la sua forma né come si frammenterà una volta venuto a contatto con l’atmosfera terrestre. «C’è sicuramente la possibilità che i frammenti possano arrivare fino al suolo, anche se penso che sia improbabile» dichiara ancora Moskovitz. Secondo lo scienziato, comunque, quello che accadrà il prossimo 13 novembre 2015 sarà «una grande opportunità di apprendimento. Sarà come osservare un esperimento controllato».

Mariangela Campo

@MariCampo81

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