
Piermario Morosini vittima di un “corto circuito cardiaco”
Livorno - La salma di Piermario Morosini, centrocampista del Livorno morto durante una partita di Serie B a Pescara il 14 aprile di quest’anno, è stata oggi sottoposta ad esame autoptico. L’esito ha evidenziato la presenza di un’area cicatriziale nella zona ventricolare sinistra, che rende dunque sempre più probabile l’ipotesi secondo la quale a stroncare la vita del giovane calciatore, possa essere stata una miocardite.
Resta ancora da capire come e quando Piermario Morosini abbia contratto questa infezione e se gli eventuali controlli possano aver rilevato una eventuale anomalia, ma è lo stesso dottor Angelucci a chiarire che “spesso questi danni sono o minimi o confondibili con anomalie congenite, fino a quando il circuito non si interrompe in modo tragico”.
All’orizzonte, dunque, uno scenario nuovo nelle indagini, che riapre la questione della presenza del defibrillatore in campo. E non è escluso che la magistratura voglia andare fino in fondo con l’inchiesta aperta per accertare le eventuali responsabilità nei soccorsi.
Davide Lopez