
Piccoli “mostri”? Quando ad uccidere sono i bambini
Ecco cosa ha potuto spingere una quindicenne a togliere la vita ad una bimba di nove anni
di Chiara Campanella
NEW YORK- “Per vedere l’effetto che fa”. Questa è il motivo che ha spinto una quindicenne del Missouri ad uccidere una vicina di nove anni. Si tratta di omicidio premeditato dunque, se dopo il processo in un tribunale per maggiorenni verrà riconosciuta colpevole, la ragazzina rischierà l’ergastolo.
Il delitto risale al 21 ottobre quando Alyssa Bustamante ha strangolato la vittima, le ha tagliato la gola e l’ha ripetutamente accoltellata. Solo per vedere cosa si prova. Questa una delle cause che ha portato la teenager a commettere l’omicidio, ma di certo non l’unica. Farsi notare, la noia e il divertimento: sono solo alcuni aspetti che inducono i bambini (ma anche gli adulti) a commettere tragici atti, come ad esempio quello della stazione di Nettuno (in provincia di Roma) dove dei ragazzi lo scorso 3 febbraio hanno ridotto in fin di vita un barbone (indiano di 35 anni). Non si tratta solo di razzismo, né di “bullismo” come hanno provato a spiegare alcuni psicologi analizzando la storia.
Entrano nel violento gioco anche altri fattori, tra cui quelli sopraelencati. Per molte persone i bambini che uccidono sono una cosa mostruosa, impensabile, da film horror. Eppure esistono e, con il passare degli anni, stanno diventando sempre meno rari. Spesso capita che una ragazza o una coppia di ragazzi uccida il proprio figlio (non voluto) per evitare la disapprovazione dei propri genitori, o per evitare la responsabilità di crescerlo, essendo loro stessi poco più che bambini. A New York, una ragazzina di 14 anni ha buttato dall’11esimo piano il figlio appena partorito. I genitori nemmeno sospettavano che fosse incinta.
Ci sono anche casi di ragazzi che uccidono per provare il brivido di togliere la vita ad un altro essere umano. E questo è il caso di Alyssa Bustamante.
Oggi, in un mondo in cui è possibile avere tutto (o quasi), si è alla continua ricerca di qualcosa che manca o comunque di diverso dalla routine. Anche se questo “diverso” è una cosa orribile, non importa cosa implichi e quanto tremendo esso sia. Alyssa ha ucciso per sé stessa, ha voluto provare sulla sua pelle cosa vuol dire togliere la vita ad un’altra persona, non preoccupandosi delle conseguenze. Bambini che uccidono altri bambini solo per divertimento e bambini troppo piccoli per essere analizzati.
Negli ultimi anni, psicologi e psichiatri stanno portando avanti degli studi approfonditi, con i quali sperano di ampliare la conoscenza delle condotte infantili riconducibili ai giovani soggetti sociopatici. Già oggi i lavoratori sociali sanno riconoscere i vari disturbi del comportamento che possono insorgere fra i gli adolescenti.
Cosa fondamentale, in quanto alcuni di questi problemi potrebbero essere i segnali di un futuro comportamento violento. Nonostante questi progressi, rimane comunque difficile diagnosticare disturbi mentali fra gli adolescenti. In questa fase della vita il bambino sta cambiando e sviluppando la propria personalità. Inoltre, molti degli atteggiamenti caratteristici dell’adolescenza, come la rabbia, la sfida e l’inquietudine, sono identici ai sintomi di alcuni disturbi mentali.
In generale un disturbo del comportamento viene associato alla persistenza di certi atteggiamenti durante l’infanzia e l’adolescenza. Partendo da questi presupposti, sono state delineate sei categorie principali dei disturbi della condotta infantile e adolescente. Esse raggruppano sia tutti i tipi di disturbo, tra i quali troviamo la violazione delle regole sociali, l’aggressione, il danno della proprietà, le bugie, il furto, l’intolleranza per gli adulti, sia tutte le categorie dei soggetti disturbati. Solitamente si tratta di bambini iperattivi, con problemi di attenzione, con difficoltà di comprensione e disorganizzati (per esempio perdono regolarmente le proprie cose).
Tutti i bambini che rientrano in queste categorie di disturbi del comportamento rischiano di diventare psicopatici, pericolosi e senza rimorsi per quello che fanno come Alyssa?
“Solitamente si tratta di bambini iperattivi, con problemi di attenzione, con difficoltà di comprensione e disorganizzati (per esempio perdono regolarmente le proprie cose)”.
VOGLIAMO DARE LORO UNA BELLA DOSE DI PROZAC O DI RITALIN?
Nettuno è in provincia di Roma
Grazie per la segnalazione!