
Phuket, festival vegetariano horror: volti trafitti da chiodi e lame

Chi partecipa al festival vegetariano thailandese gode certamente di un alto livello di sopportazione del dolore (metro.uk.com)
Phuket: sembra un carnevale dell’orrore eppure è un festival vegetariano a sostegno degli animali e della purificazione della mente.
IL FESTIVAL VEGETARIANO THAILANDESE - Lo spaventoso e toccante evento si svolge annualmente in Thailandia, precisamente sull’isola di Phuket, zona turistica a sud di Bangkok. Conosciuto dagli abitanti locali come Gin Teskan Jay, il festival vegetariano thailandese ha più di 150 anni di storia e si protrae, per consuetudine, per ben dieci giorni. Dieci lunghi giorni in cui i partecipanti deturpano il proprio volto, trafiggendosi le guance, le orecchie o la lingua con aghi, lame e chiodi.
UN EVENTO HORROR? - Uno spettacolo difficile da dimenticare ma anche da reggere emotivamente, vista la cruenta sfilata dei partecipanti che passeggia, con noncuranza, dinanzi ai turisti con le gote attraversate da un’ascia. Il festival vegetariano thailandese è intriso di misticismo e ritualità: con l’atto ‘punitivo’ di trafiggersi il volto con oggetti contundenti, i partecipanti avviano un percorso ascetico di meditazione e purificazione per allontanarli dal desiderio della carne. Per ben dieci giorni, infatti, i partecipanti si astengono da sesso, alcol e carne, elementi considerati peccaminosi e portatori di vizi per l’umanità.
I CINESI THAILANDESI - Gli uomini dal volto deturpato possono ingerire solo verdure, in maniera tale da purificare la propria anima. I vegetariani che animano il festival fanno parte della comunità cinese della Thailandia, Paese che ospita il più alto numero di cittadini originari della Repubblica Popolare asiatica. Quest’anno il festival vegetariano thailandese è iniziato il 14 ottobre e si concluderà il 24 ottobre 2015. L’eco del festival raggiunge anche la città di Bangkok, dove i venditori ambulanti cinesi offrono al pubblico alimenti totalmente vegetariani e vegani, principalmente a base di soia, lungo la Yaowarat Road.
UN BIGLIETTO PER IL PARADISO - La popolazione cinese stanziatasi in Thailandia ritiene che partecipare al festival vegetariano sia un atto rituale molto importante, come se ci si riunisse per pregare in un tempio. Alcuni credono che l’astinenza da carne sia un biglietto per il paradiso. Certo è che, con tutti quegli aghi conficcati nelle guance, alcuni rischiano davvero un biglietto per l’ospedale.
Rachele Sorrentino
@rockeleisrock