Perché lo sviluppo sostenibile aiuterà le imprese italiane

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Euler Hermes, società parte del gruppo Allianz, insieme a  Format Research, ha condotto un’analisi riguardante i temi della tutela ambientale, dei lavoratori e della parità di genere. Ciò che ne è emerso è un quadro assolutamente positivo portato dal cambiamento verso un’economia sempre più sostenibile. Il 50% delle imprese italiane, infatti, si dichiara pronta ad aderire ai principi ESG (Environmental, Social and Governance), adottando nuovi e più appropriati modelli di business. L’indagine condotta ha coinvolto un campione rappresentativo di imprese italiane, con un fatturato di minimo 2,5 milioni di euro.

Cosa significa sviluppo sostenibile in azienda

Prima di analizzare i dati emersi dalla recente indagine, è bene fare chiarezza circa il tema della sostenibilità aziendale. Con l’espressione sviluppo sostenibile e ambientale, infatti, si indicano tutte le attività volte a soddisfare i bisogni sociali e umani senza però danneggiare la qualità della vita delle generazioni future e fornendo loro le stesse possibilità che abbiamo oggi. Le aziende che hanno già effettuato un cambio del paradigma nella propria produzione si sono concentrate sulla sostenibilità e la tutela dell’ambiente, così come la riduzione del proprio impatto e il consumo di risorse rinnovabili. Al tema ambientale, però, si affianca anche la sostenibilità sociale, la quale vuole tutelare i principi di eguaglianza e giustizia nel trattamento dei lavoratori, oltre che la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. Infine, troviamo la sostenibilità economica, indispensabile per produrre dei beni e servizi che siano in grado di soddisfare i bisogni dei consumatori senza però impattare negativamente sul territorio e sulla popolazione.

Quindi, introdurre nel proprio business dei cambiamenti ai fini di rendere la propria attività più sostenibile è necessario per rimanere competitivi all’interno del proprio mercato e per adattarsi alla nuova tipologia di consumatori, sempre più consapevole e attenta.

Le aziende protagoniste

Come si poteva immaginare, sono proprio le grandi aziende ad aver capito per prime l’importanza di apportare dei cambiamenti. Attualmente il 71,9% del totale delle grandi aziende ha infatti effettuato investimenti nel green, i quali risultano un vero e proprio punto di svolta. Uno degli esempi più recenti riguarda senz’altro l’impegno per lo sviluppo sostenibile e ambientale di Procter&Gamble, il noto colosso multimarca che ha definito i propri obiettivi di sviluppo sostenibile, tra i quali spicca il raggiungimento di zero emissioni nette di gas serra in tutte le attività produttive e nella catena di fornitura entro il 2040.

Tra i settori più coinvolti nel cambiamento troviamo le imprese manifatturiere del Nord Italia e le imprese della ricezione turistica e alberghiera, presenti anche nel Sud Italia. Dal punto di vista territoriale le aziende che più si fanno notare in tema di sostenibilità sono quelle del Nord Est (Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e le Province di Trento e Bolzano).

Soltanto il 4% delle imprese ritiene che lo sviluppo sostenibile possa ostacolare la crescita.

Perché passare a un modello sostenibile: il tema del cambiamento climatico 

Ad avvicinare le aziende al modello sostenibile sono sicuramente gli effetti, sempre più evidenti, del cambiamento climatico. In Italia abbiamo degli esempi concreti, basti pensare al turismo di Venezia o alle attività industriali di Roma Sud. I danni causati dal cambiamento climatico su tutto il territorio italiano sono notevoli, tanto da far temere il 32,8% delle imprese di essere colpito in futuro da questi fenomeni.

Importante notare che sono proprio le piccole e medie imprese, che spesso non raggiungono i 10 milioni di fatturato, a essere le più fragili di fronte al degrado ambientale, aspetto che dovrebbe motivare tutte le aziende ad adottare cambiamenti immediati.

I dati delle aziende green in Italia

Guardiamo ora nel dettaglio i dati raccolti sul territorio italiano, i quali mostrano che sempre più attività traggono un vantaggio competitivo dalla transizione verso modelli più innovativi e meno impattanti. Infatti, il 37,8% delle aziende italiane ha già avviato investimenti sul tema della sostenibilità ambientale. Il 27,8% di queste aveva già iniziato prima del 2020, mentre il 10% ha iniziato tra il 2020 e il 2021. Il 7,7% si aggregherà entro il 2023. Si può quindi affermare che moltissime imprese sentono il bisogno di adattarsi a nuovi modelli di business in quanto in grado di distinguerli dagli altri e fungere da vero e proprio acceleratore. Al fine di avere una visione più chiara è anche bene ricordarsi che molte aziende (circa il 69,3%) stanno investendo proprio sul green anche per adattarsi alle nuove normative italiane e internazionali. Nonostante questo entrano comunque in campo fattori quali l’efficienza operativa, la riduzione dei costi e, naturalmente, l’aumento di fatturato.

Investire nella sostenibilità prevede quindi una modifica del proprio modello organizzativo e dell’intero approccio al mercato, cambiamento spinto sicuramente dalle politiche pubbliche, siano queste l’Unione Europea o il Governo Italiano.

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