
Per San Valentino, tesoro, andiamo dal chirurgo plastico
Un regalo originale e fa felici entrambi: la mastoplastica
di Laura Guerrato
Se per San Valentino non sapete cosa farvi regalare, potete seguire la nuova moda del momento: un intervento al seno per aumentarne la taglia. Questa la nuova tendenza della festa degli innamorati del 2010.
Come afferma Alessandro Gennai, chirurgo plastico di Bologna e socio dell’Eafps (European Academy of Facial Plastic Surgery), molte coppie, soprattutto in questo periodo, prendono la decisione di andare dal chirurgo estetico. Molto spesso è l’uomo che decide di regalare alla propria compagna un intervento che può migliorare l’aspetto fisico di lei e far felice lui.
Molte donne pensano alla possibilità di aumentare la taglia del proprio seno, ma questi pensieri non sempre si trasformano in azione, quindi l’iniziativa del proprio compagno (o marito, perché la tendenza è più evidente nelle coppie tra i 30 e i 40 anni che tra quelle più giovani) spesso risulta decisiva per affrontare il bisturi. Infatti, continua Gennai: “È più facile decidersi a compiere il grande passo se il partner è d’accordo e sostiene la decisione e lo è di più ancora se lui decide di regalarglielo”.
Le coppie che si presentano dal chirurgo sono molto sicure sul risultato che desiderano ottenere, perché la maggior parte si è informata attraverso Internet. Ovviamente poi, dallo specialista, è necessario valutare i vari tipi di protesi e, mentre le donne preferiscono non aumentare troppo le dimensioni del seno, gli uomini insistono per un intervento più “visibile”.
Quindi niente più cene al lume di candela, soggiorni alle terme o fiori, ma un appuntamento dal chirurgo plastico, che rende felici entrambi. Tutto ciò nonostante si tratti di interventi piuttosto costosi (i prezzi vanno in media dai 1.500 ai 7.000 €), in cui si annidano rischi di cui le pazienti non sono sempre adeguatamente a conoscenza.
Se il chirurgo estetico si attiene scrupolosamente a certi criteri, si garantisce una minima possibilità di complicazioni. Anche quando il medico usa la massima attenzione, non si possono del tutto eliminare rischi ed effetti collaterali, quali per esempio la cosiddetta contrattura capsulare (o “rigetto della protesi”) che deriva dalla reazione dell’organismo all’introduzione di un corpo estraneo.
La contrattura capsulare consiste nella formazione di una cicatrice (o “capsula”) tutto intorno alla protesi che può, col tempo, provocare dolore e compromettere il risultato estetico. Raramente si possono verificare infezione, ipersensibilità o iposensibilità dell’areola o del capezzolo e dislocazione della protesi.
Per ridurre le possibilità di complicazioni è comunque fondamentale seguire esattamente i consigli e le istruzioni del chirurgo prima e dopo l’intervento. In generale, comunque, la mastoplastica è una procedura abbastanza semplice, che dà ottimi risultati, di grande soddisfazione per la paziente, per il suo compagno e per il medico che la esegue.