
Pellegrino – Noeckler di bronzo, l’Italia brilla nello sprint a Falun
Sprint a squadre di bronzo per l'Italia: Pellegrino e Noeckler preceduti solo da norvegesi e russi conseguono la seconda medaglia della spedizione azzurra
Falun – Italia di bronzo nello sprint a squadre maschile dello sci di fondo: Dietmar Noeckler e Federico Pellegrino hanno concluso al terzo posto la gara di finale, superati da una travolgente Norvegia e dalla Russia, ma davanti a Germania e Finlandia. Una medaglia quasi inattesa, che peserà tantissimo sul medagliere della spedizione azzurra per i Mondiali di Svezia e che interrompe un digiuno di medaglie che durava da ben otto anni.
QUALIFICAZIONE FACILE – Italia qualificata con facilità e con il miglior tempo, davanti anche alla Norvegia: proprio azzurri e norvegesi vincono le due semifinali e già si parla di una possibile sfida per l’oro tra Mediterraneo e fiordi. Le cose andranno diversamente, ma sarà comunque festa.
Pellegrino e Noeckler non erano tra i favoriti della vigilia, certo, eppure si trovavano nell’elenco dei team da tenere sotto controllo, in una gara difficilissima che consiste in sei giri di un circuito di due chilometri, con due atleti che si alternano per ciascuna nazione.
FINALE VELOCISSIMA – La Norvegia ha dominato la finale: in testa fin dai primi metri, Finn Haagen Krogh e Petter Northug hanno corso una prova su un livello inarrivabile per gli altri contendenti. C’era l’incubo di un nuovo tracollo, come nella passata edizione, quando Russia, Svezia e Kazakhistan conclusero sul podio in val di Fiemme, escludendo i norvegesi: Northug ha subito segnalato come questa giornata fosse dedicata a loro e la corsa s’è spezzata rapidamente. Breve tentativo finlandese di restare sulle code dei norvegesi, poi due corse, una dentro l’altra: la Norvegia a involarsi verso l’oro, gli inseguitori a contendersi i due gradini rimanente del podio.
LO SPRINT – Così dietro a Northug si sono trovati Pellegrino, Kriukov e Tscharnke, duellanti per le medaglie rimanenti: ad aver avuto la meglio sono stati il russo e l’azzurro, che hanno allungato sul tedesco. Ottima la rimonta di Pellegrino, che era sembrato sul punto di cedere ma che, negli ultimi metri, ha invece rimontato su tutti i contendenti. Per l’Italia, allora, è festa: secondo podio a Falun – ottimo il secondo posto di Pittin venerdì durante la combinata nordica – e un’edizione dei Mondiali che, senza stelle tricolori, fa comunque ben sperare per un movimento che ha bisogno di grande rilancio.
DONNE: CHE CADUTA! – Azzurre fuori al primo turno: Debertolis e Vuerich escluse per un solo centesimo, anticipate dalla Slovenia. Ma a lasciare l’amaro in bocca, oltre allo sprint, è la caduta che ha coinvolto la staffetta azzurra, relegando la coppia italiana nelle posizioni di rincalzo, quando poteva invece lottare con molti più secondi di margine nei ripescaggi. La finale ha visto anche qui un dominio norvegese: Oestberg e Falla non hanno avuto dubbi nello stabilire il loro dominio, mentre Svezia e Polonia si sono divise le restanti medaglie.
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio