
Papa Francesco: la sua elezione è frutto di incontri top secret?
Papa Francesco è senza dubbio uno dei personaggi più popolari degli ultimi anni. Non solo piace molto ai cattolici (con qualche eccezione come il ciellino Antonio Socci che prende di mira spesso proprio Papa Bergoglio) ma è riuscito anche ad attirare la simpatia di molti non credenti con il suo stile sobrio e la sua genuinità. Ma un libro rischia seriamente di compromettere l’immagine di Papa Francesco e della Chiesa tutta.
MAFIACLUB - Come riporta il sito del quotidiano di Torino La Stampa (ecco il link) l’opera in questione è una biografia del cardinale e arcivescovo Godfried Danneels scritta da Jurgen Mettepenningen e Karim Schelkens. E il suo contenuto sarebbe a dir poco esplosivo. L’elezione di Papa Francesco a vescovo di Roma, secondo questo libro, non sarebbe altro che il frutto di una serie di incontri top secret avvenuti in Svizzera e a cui avrebbe partecipato, fra gli altri, anche l’ex arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini. Nel libro questa congregazione di prelati viene chiamata addirittura “Mafiaclub”.
CHI ERANO - Fra questi uomini di Chiesa che avrebbero preso parte a questi incontri con l’intento di far diventare Bergoglio Papa, ci sarebbe anche il cardinale Godfried Danneels. O almeno, questa è la versione del libro. L’obiettivo del “mafiaclub” sarebbe stato quello di riformare in maniera netta la Chiesa, e nei piani di questo gruppo il Pontefice adatto per portare avanti questo obiettivo sarebbe stato proprio Bergoglio. Scrive La Stampa: «Oltre a Danneels e Martini, del gruppo secondo il libro facevano parte il vescovo olandese Adriaan Van Luyn, i cardinali tedeschi Walter Kasper e Karl Lehman, il cardinale italiano Achille Silvestrini e quello britannico Basil Hume, oltre ad altri». Per non confondere le idee occorre ricordare però che Bergoglio non ha partecipato a questi incontri (qualora si fossero veramente svolti come sostengono gli autori del libro) e non sapeva della loro esistenza.
SINODO - Come ha riportato vaticaninsider.lastampa.it, Godfried Danneels parteciperà al sinodo sulla famiglia. E le sue posizioni su questi temi rendono la sua partecipazione particolarmente importante. In un’intervista per La Repubblica, Danneels disse che «La Chiesa cattolica non accetta il matrimonio fra omosessuali, lo sappiamo, ma se ci sono dei contratti che gli Stati intendono riconoscere senza però che si arrivi a parlare di vero matrimonio, contratti insomma per far sì che gli omosessuali vivano insieme e abbiano certi diritti, è giusto rispettarli». E sui divorziati risposati disse: «Vorrei che ci sia una seconda possibilità per queste persone, senza ovviamente ledere l’indissolubilità del matrimonio».
Giacomo Cangi
foto: piacenzasera.it
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