
Panama: l”isola’ felice, tra commercio e anonimato, del business mondiale
Panama City - Panama significa tante cose. Oltre al famosissimo canale e al cappello indossato dagli uomini d’affari del Centro America, oggi rappresenta anche una straordinaria opportunità ove intraprendere un’attività imprenditoriale. In questi ultimi anni, i numeri dell’economia panamense sono risultati impressionanti al punto da essere riusciti a posizionare il piccolo Stato centroamericano tra i primi nella classifica delle economie in espansione avanti a colossi come Brasile, Russia, Cina, India e Sudafrica.
Panama, nel secolo appena trascorso, visse due cruciali momenti storici. Il primo nel 1914 quando venne aperto il canale che consentì di ridurre le rotte commerciali marittime ed evitare il periplo del Sudamerica e, quindi, il doppiaggio del temerario Capo Horn. Il secondo fu rappresentato dalla dittatura del Generale Noriega il quale, complice di molte dittature sudamericane, narcotrafficanti, despoti e uomini d’affari della malavita, trasformò Panama City in un’immensa lavatrice per il riciclaggio del denaro sporco.
Conclusa la dittatura con l’intervento armato statunitense, dopo aver intrapreso un difficile percorso democratico, oggi rappresenta una tra le migliori economie dove poter intraprendere un’attività commerciale. Il dato che rappresenta come il resto del Mondo abbia compreso le potenzialità dell’economia panamense sono le migliaia di imprese commerciali che, negli ultimi due anni, hanno trasferito le proprie attività nel piccolo Paese. Gli imprenditori italiani che hanno già fatto le valigie per imbarcarsi nel “Nuovo Mondo” economico sono stati duecento lo scorso anno. Un dato che, considerate le prospettive in Italia, sarà destinato a crescere anno dopo anno.
Nessuna attività di promozione dell’economia perché, come si sa in questi casi, la migliore pubblicità sono i fatti. Il Pil ha registrato una crescita del 10,6% con la previsione di riconferma per l’anno in corso. Panama City è un cantiere a cielo aperto, le opere di allargamento del Canale, la realizzazione della linea metropolitana ed altre centinaia di opere pubbliche minori sono la fonte di migliaia di posti di lavoro. Infatti, il tasso di disoccupazione è più basso di molti Paesi dell’Ue attestandosi attorno al 4%.
Altra condizione favorevole all’attrazione delle imprese straniere e degli investimenti di capitali esteri sono le disposizioni in materia fiscale. Il cuneo fiscale si attesta tra il 7% ed il 27% mentre l’Iva è al 7%. Numeri che in Italia sono solo nei sogni di dipendenti e datori di lavoro. Inoltre, è prevista la possibilità per gli stranieri di “comprarsi” la cittadinanza panamense a condizione che si provveda all’apertura di un conto corrente presso il Banco Nacional con contestuale deposito della somma di centosettantamila dollari. L’Istituto di credito garantisce ai correntisti un tasso di interesse annuo superiore al 5% che, in termini pratici, corrispondono a settecentocinquanta dollari al mese.
Infatti, se un giorno mai dovesse capitarvi di investire in un’attività di business nel Paese del Canale non potrete non notare che Panama City, con ottanta diversi Istituti bancari, rappresenta la città delle banche. Se poi si aggiunge che il Paese garantisce il massimo rispetto dell’anonimato in tema di conti bancari, proprietà mobiliari ed immobiliari oltreché sugli assetti societari, non è difficile comprendere le ragioni che spingono centinaia di imprenditori a prendere un biglietto di sola andata per il Panama.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia. Si è ampliata la forbice della ricchezza tra la borghesia e le masse meno abbienti. Chi è ricco guadagna trentacinque volte di più rispetto ad un operaio. Molti sociologi sostengono che la presenza delle imprese straniere nel Paese è invogliata dall’altissimo numero di manodopera a prezzi stracciati e che, lo sfruttamento dei meno indigenti, stia determinando insanabili aree di povertà nel tessuto sociale panamense. Inoltre, il boom economico ha coinciso anche con la crescita della corruzione e dell’illegalità negli apparati.
Chiaro è che la presenza di un Paese come Panama nel mondo rappresenta una distorsione dei mercati economici oltre a raffigurare il fallimento dei sistemi anti-paradisi fiscali. Ma ciò non rappresenta una preoccupazione per la Nazione che, chiaramente, presta la sua maggior attenzione nella cura dei milioni di dollari che scendono ogni giorno dalle scalette dei jet privati. Per adesso, l’unico problema principale delle autorità panamensi sono l’istituzione di un comitato d’accoglienza e, visto l’incessante ponte aereo, l’ampliamento dell’aeroporto di Panama City.
Marco D’Agostino
Foto:CREMA Creativa.