
Orrore acustico: in download gratuito il Teatro Degli Orrori
Dal 29 aprile in download gratuito, sul sito della rivista XL, un ep della band veneta, tra live particolari e nuove versioni
di Stefano Gallone
Capita di rado, al giorno d’oggi, in settori ormai amaramente industriali come lo spettacolo, ricevere regali graditi. Se si tira in ballo, poi, la questione del download gratuito, l’apprezzamento diventa esponenziale considerando che, si, di band che offrono primizie ai propri fan ce ne sono (vedi Metallica, Depeche Mode o Pearl Jam per gli “instant cd” dei concerti dei loro ultimi tour…a caro prezzo, però, come se non bastasse il costoso biglietto di ingresso!) ma, evidentemente, non sfruttano, come invece dovrebbero, l’opportunità che la rete concede per divulgare inediti o rarità di vario genere, in modo da consolidare e (in troppi lo dimenticano!) ringraziare i propri discepoli della fede e dell’apprezzamento prestato.
Nel caso del Teatro Degli Orrori, band ormai entrata nell’olimpo degli sfoghi di matrice alternativa appartenenti ad un underground stanco delle solite polverose, alcoliche e rintronate nicchie da centro sociale, la situazione è ben diversa dal momento che vede regnare, incontrastato, un carismatico leader, Pierpaolo Capovilla, per il quale bandire il download gratuito di musica e affini, spesso, corrisponde a mortale bestemmia. E allora, detto fatto: ecco la prova del nove.
La rinomata rivista musicale (e non solo) “XL”, da diverso tempo, ha scelto di allegare, ad ogni numero cartaceo destinato alle edicole nazionali, oltre ad un numero irritante di pubblicità, un compact disc dedicato a band degne di nota e, di mese in mese, contenente interi dischi o, talvolta, brani inediti o versioni alternative che rendono il tutto un vero gioiello da sorriso smagliante per i rispettivi appassionati. Il gesto è considerevole se si esamina la situazione attuale legata ad una inedia culturale collettiva disgustosamente violenta. Arrivato il turno della band di Capovilla e soci, attendere il tentativo della pubblicazione materiale di un cd allegato sarebbe stata, probabilmente, cosa troppo longeva per non sottoporre ai propri fedeli le proprie primizie soniche: quale miglior soluzione se non quella di mettere in rete, tramite il sito della rivista stessa, Raro, ep costituito da sei brani, di cui quattro sono registrazioni di brani eseguiti dal vivo, in semi acustico al MEI di Faenza il 28 novembre 2009, e due riguardano versioni differenti di due brani appartenenti al repertorio della band.
Di seguito, il link alla pagina dalla quale scaricare l’ep: http://xl.repubblica.it/dettaglio/80087. In aggiunta, la stessa pagina permette di scaricare anche un file in pdf del biglietto di ingresso gratuito per il prossimo “Meeting Degli Indipendenti” in programma per il 26, 27 e 28 novembre 2010. Cogliere al volo e ad occhi chiusi, insomma.
Raro è qualcosa di estremamente sincero e profondo, specie per quanto riguarda le quattro versioni dal vivo di cui i consapevoli hanno potuto aver modo di assaggiare alcuni tratti lo scorso 9 marzo grazie alla presenza della band, in veste scarna ma estremamente pura, presso gli studi di Radio2. Si inizia con un reading di Capovilla nelle vesti di Carmelo Bene per Lettera aperta al partito comunista italiano (che, di certo, non le manda a dire in termini intenzionali), per poi passare alla delicatissima Io ti aspetto con tanto di “cristallofono” (una serie di bicchieri di cristallo adeguatamente posizionati per produrre suoni come pezzi di tastiera accarezzati), lasciandosi trasportare dalla agrodolce nenia di Die Zeit e dai rigurgiti poeticamente rivoluzionari di Majakovskij prima del delirio finale macinato dalla versione demo (inizialmente scartata perché ritenuta poco efficace, poi passata sotto torchio elettronico e reintegrata nell’ultimo splendido lavoro “A sangue freddo”) di Direzioni diverse e dalla take alternativa di Compagna Teresa (brano incluso nel lavoro d’esordio Dell’impero delle tenebre, qui in chiave ben più dura), brani utili ad assimilare l’essenza embrionale delle complesse creazioni di quella che, forse, è la miglior rock band sul versante serio del panorama musicale italiano.
In poche parole: scaricare, ascoltare, godere, imparare.