Nuzzi e Fittipaldi indagati. Torna la Chiesa dell’Indice dei libri proibiti?

Nuzzi

Gianluigi Nuzzi (foto: lanostratv.it)

La notizia l’hanno già data tutti i giornali: Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, autori dei due libri che hanno fatto scoppiare il cosiddetto caso Vatileaks 2 (cioè Via Crucias e Avarizia) sono indagati dalla magistratura di Città del Vaticano. A farlo sapere è stato il portavoce della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi. Ma cosa dirà Papa Francesco al riguardo? Prenderà le distanze da questa decisioni dei giudici del Vaticano? Domenica scorsa durante l’Angelus Bergoglio si è espresso sull’arresto di Angel Vallejo Balda e di Francesca Chaouqui: «Far uscire quei documenti è stato uno sbaglio. È un atto deplorevole che non aiuta» e ha sottolineato che si trattava di un reato. Se confermasse tale linea sostenendo che è giusto processare Nuzzi e Fittipaldi, darebbe un bruttissimo segnale.

QUALE CHIESA? - Papa Bergoglio è riuscito a conquistare i cuori di molti fedeli (e non) per azioni di ben altro tipo. Ad esempio, come riportò l’agenzia Reuters, per la «costituzione di un nuovo dipartimento del Vaticano che dovrà giudicare i vescovi accusati di aver coperto o di non aver impedito abusi sessuali contro i minori» del giugno scorso. O per aver ordinato ad un vescovo soprannominato “vescovo del lusso” di lasciare la sua diocesi. O per le belle dichiarazioni che probabilmente hanno fatto fischiare le orecchie ad alcuni prelati: «Non puoi servire Dio e il denaro. Non si può: o l’uno o l’altro! E questo non è comunismo, eh! Questo è Vangelo puro!» (20 Settembre 2013); «Ma qualcuno chiede: di cosa deve spogliarsi la chiesa? Deve spogliarsi di un pericolo gravissimo che minaccia ogni persona nella Chiesa: il pericolo della mondanità», La Chiesa «non può convivere con lo spirito del mondo, la mondanità che ci porta alla vanità, alla prepotenza, all’orgoglio. E questo è un idolo, non è Dio, e l’idolatria è il peccato più forte» (4 ottobre 2013). Ma cosa centrano queste belle azioni e queste splendide parole con l’indagine, ad opera dei giudici del Vaticano, a carico di due giornalisti liberi come Nuzzi e Fittipaldi?

INDICE DEI LIBRI PROIBITI - Sarebbe bello se Papa Francesco rispondesse allo scandalo Vatileaks 2 andando avanti con la riforma della Chiesa che sta coraggiosamente portando avanti dal giorno dopo la sua elezione e dicendo che è sbagliato indagare dei giornalisti che fanno il loro lavoro. Non dire niente in difesa di Nuzzi e Fittipardi riporterebbe la Chiesa indietro di molti anni, ai tempi dell’Indice dei libri proibiti, il quale è stato abolito nel 1966, ben 408 anni dopo la sua creazione. Sarebbe davvero un peccato se fosse proprio la Chiesa di Bergoglio a punire, seppur in un’altra maniera rispetto al passato, delle persone colpevoli semplicemente di scrivere. Nuzzi e Fittipaldi sono due bravi giornalisti che riportano notizie e per questo andrebbero difesi da tutti, Santo Padre in primis. Lo farà?

Giacomo Cangi

@GiacomoCangi

foto: lanostratv.it

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