
Nuovi sgomberi di campi rom nella capitale
Roma - La città si prepara ad un possibile arrivo in massa degli immigrati che fuggono dai centri di accoglienza del sud Italia?
Questo velatamente traspare dalle parole del sindaco Gianni Alemanno, spese a commento degli sgomberi di alcuni accampamenti nomadi avviati dalla mattinata odierna in zona Centocelle.
Alemanno ha sottolineato l’importanza di smantellare queste strutture non autorizzate, oltre che malsane e pericolose, in maniera tempestiva e in tempi brevi, anche perchè «se arrivano i clandestini in fuga dal sud non devono trovare un tessuto di campi abusivi incontrollati». Sono previsti trasferimenti al Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Castenuovo Porto soprattutto per donne e bambini.
Il problema degli insediamenti di nomadi in varie aree attorno al centro di Roma è un problema non nuovo, che si tema possa aggravarsi proprio dopo l’arrivo a Lampedusa di nuove ondate di immigrati clandestini nell’ultimo mese, se mai queste dovessero ‘allargarsi’ a macchia d’olio verso il centro e il nord. Ma non deve essere solo la paura della crescita di questi agglomerati a guidare l’azione delle istituzioni: nell’ultimo incidente che ha coinvolto un campo rom sono morti carbonizzati dei bambini, e ciò dovrebbe far riflettere più di ogni timore xenofobo.
Redazione
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