
Nozze Gay, Vaticano: sì a riconoscimento diritti
Città del Vaticano – Mentre la Francia lavora per varare una legge che permetta le nozze gay, l’arcivescovo Vincenzo Paglia – presidente del Pontificio Consiglio perla Famiglia – sottolinea che le posizioni della Chiesa in merito alle unioni omosessuali.
«Un conto è il tema del matrimonio gay, sul quale è nota la nostra posizione, un altro sono le discriminazioni. Nel mondo ci sono forse 25 paesi dove l’omosessualità è reato. Mi augurerei che come Chiesa combatteremo tutto questo» ha dichiarato l’arcivescovo.
«La Costituzioneitaliana parla molto chiaro, ma prima ancora era il diritto romano che stabiliva cosa fosse il matrimonio. Anche Giorgio Gaber diceva che donna e uomo sono destinati a restare diversi, perché senza due corpi differenti e pensieri differenti non c’è futuro» ha aggiunto Paglia.
Ma poi il prelato aggiunge: «Diciamo no a un egualitarismo malato che per essere tale abolisce tutte le differenze. […] Altri affetti non giustificano il matrimonio che implica la genitorialità».
«Il matrimonio implica amore coniugale e generatività. Altrimenti se cinque uomini hanno affetto tra loro facciamo il matrimonio? E se un padre ha affetto per la figlia? Il problema è evitarela Babele, poi ci rimettiamo tutti se conla Babelenon ci capiamo più nulla. Il rispetto per la verità non richiede l’abolizione delle differenze e non richiede una sorta di egualitarismo malato che per essere tale abolisce ogni differenza».
Paglia ha poi dichiarato che a livello legislativo è essenziale che vengano tutelate le coppie di fatto, comprese quelle omosessuali, in netta controtendenza rispetto alle dichiarazioni di Bagnasco di solo un paio di giorni fa, quando il cardinale disse: «Siamo vicini al baratro» e alla benedizione – da parte del pontefice – di Rebecca Kadaga, promotrice della pena di morte per gli omosessuali in Uganda.
Francesca Penza
…a me non sembra proprio…in Italia siamo allo stesso livello dei paesi sotto sviluppati da questo punto di vista…ed ho detto tutto…non ci sarà MAI una svolta in positivo perchè purtroppo abbiamo il Vaticano…è possibile soltanto espatriare per scappare da questi razzisti ed ottenere finalmente i diritti di ogni altro essere umano…non dico che stiamo al livello di Hitler con gli ebrei ma, in maniera indiretta, psicologica, subliminale sempre di persecuzione si tratta!!!!inoltre paragonare un omosessuale ad un pedofilo, ad un malato da guarire, ad un deviato nel 2013 lascia, ahimè, senza parole…