
Non ha la cravatta: sindaco di Messina Accorinti allontanato dall’Ars
All'Assemblea Regionale Siciliana si decide il futuro dei trasporti del'isola, ma il sindaco di Messina Renato Accorinti resta fuori: non ha la cravatta
L’Assemblea Regionale Siciliana lo aveva convocato d’urgenza in commissione sulla delicatissima questione trasporti, dopo che RFI e Trenitalia avevano operato un netto taglio ai collegamento da e verso l’isola. Eppure Renato Accorinti, sindaco di Messina, è stato bloccato all’ingresso e gli è stato impedito di prendere parte ai lavori. Il motivo è allucinante: il primo cittadino della cittadina dello Stretto non aveva la cravatta, come prescritto dal regolamento del dicembre 2013. Un regolamento diramato ad hoc per impedire ad Accorinti di presentarsi in Ars con la sua famosa maglietta Free Tibet. Ma che oggi non indossava: il sindaco era privo della sola cravatta.
NIENTE CRAVATTA, NON SI ENTRA - A riportare la notizia con le dichiarazioni di Accorinti è Adnkronos: «Dalle 10.15 di stamane – ha riferito il sindaco sono davanti l’Ars a Palermo perché convocato in commissione sulla delicatissima questione trasporti, ma non mi fanno entrare perché sono senza cravatta. Siamo ancora nel Medioevo. La dignità della persona va rispettata. La dignità e il rispetto per le istituzioni è indossare una cravatta? E’ un regolamento arcaico che offende la libertà di espressione di ognuno di noi. Se venisse Tsipras non lo fanno entrare?».
“QUI C’È GENTE CHE HA STUPRATO LA DEMOCRAZIA IN GIACCA E CRAVATTA” - Accorinti è un fiume in piena: «Io ho rispetto per chi indossa la cravatta – dice – ma anche per chi porta il turbante o la Kefia. Ho rispetto per tutte le religioni e tutte le culture. Qua invece, ancora oggi non entro perché non ho la cravatta. Qui rappresento un popolo di 250mila persone, Messina, la terza città siciliana, per parlare di una problematica come quella dei trasporti con un sistema ferroviario fa i peggiori d’Europa, e non mi fanno entrare? C’è gente, in questo palazzo, che in giacca e cravatta ha stuprato la Sicilia».

Fascia tricolore e maglietta Free Tibet: Renato Accorinti si definisce “Pacifista, da sempre lotta in favore degli ultimi, per i diritti umani, per un mondo migliore” (Facebook: Renato Accorinti)
IL REGOLAMENTO AD PERSONAM – Un attacco durissimo quello del sindaco di Messina all’Ars e al regolamento che impone le regole da rispettare in fatto di abbigliamento e sulla circolazione degli ambienti all’Ars. Questo il testo di parte della circolare pubblicata l’11 dicembre 2013:
Tutti coloro i quali si recano a Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento Siciliano – recita la circolare pubblicata l’11 dicembre 2013 – per qualunque ragione ed a prescindere dall’ufficio o dalla sala del Palazzo presso cui siano diretti, sono tenuti ad indossare – in qualunque giornata ed in ogni orario – un abbigliamento decoroso. Gli uomini diretti verso gli uffici dell’Ars, e verso i locali dei gruppi parlamentari sono tenuti ad indossare la giacca. In particolare nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì (sia nel caso in cui si tenga seduta d’aula o di commissione, sia in caso contrario), gli uomini che accedano ai locali del Palazzo, compresi i dipendenti dell’Assemblea regionale siciliana nonché dei gruppi parlamentari e delle segreterie particolari dei componenti del Consiglio di presidenza, sono tenuti ad indossare la giacca e la cravatta.
Parlavamo di regolamento ad personam: la circolare del dicembre 2013 è stata firmata dai deputati questori Franco Rinaldi, Nino Oddo e Paolo Ruggirello, i quali l’hanno diramata a distanza di una settimana da uno scontro in aula con il sindaco di Messina Accorinti. Il motivo? Ai tre deputati non andò giù la presenza a Palazzo Reale – durante i lavori di una Commissione legislativa – del sindaco di Messina vestito con una maglietta Free Tibet. In un momento cruciale per la Sicilia, in cui i destini dei collegamenti da e verso l’isola dovrebbero essere oggetto di una battaglia comune, si banda alla forma esteriore dell’abbigliamento e non alla sostanza del problema. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha abbandonato l’assemblea in segno di solidarietà nei confronti del primo cittadino messinese. Benvenuti in Italia.
Francesco Guarino
@fraguarino
Ma non è anticostituzionale una norma che impone un certo tipo di abbigliamento solo agli uomini?
Visto che ci siamo ricordiamo l’articolo 3 della costituzione. Un ripassino non fa mai male.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.