
Nfl, le pagelle della stagione 2012/2013
Nfl, le pagelle della stagione appena terminata
Voto 10+ (11) ai Baltimore Ravens: 11 come i TD pass di Joe Flacco che ha portato i suoi Ravens alla vittoria del grande ballo, eguagliando il record dell’immortale Steve Young. I Ravens sono riusciti nell’intento dichiarato ad inizio stagione: regalare un altro anello al capitano della difesa Ray Lewis. Dopo il SB alcuni giocatori nero-viola hanno dichiarato di aver giocato per Lewis. Intento coronato nel SB del Superdome con una partita senza pecche da parte di tutti i reparti. Meritatamente campioni.
Voto 10 ai Minnesota Vikings di Adrian Peterson e ai Denver Broncos di Peyton Manning, entrambi fuori dopo un intervento chirurgico: al crociato anteriore per il RB numero 28 e al collo per il QB ex Indianapolis Colts. Il primo è stato vincitore dell’MVP della stagione NFL e Offensive Player of The Year; il secondo è stato insignito del Comeback Player Of The Year. Entrambi hanno portato le loro squadre ai playoff e messo a segno alcune vittorie importanti nella regular season, tra cui una striscia di 11 vittorie consecutive per la franchigia di Denver, mentre Peterson è arrivato a sole 9 yard dal battere il record di Eric Dickerson (2105) di yard corse in una singola stagione. Schiacciasassi.
Voto 9 ai QB rookies RG3, Luck e Wilson ed alle loro squadre Washington Redskins, Indianapolis Colts e Seattle Seahawks, tutte e tre arrivate ai playoff. Ognuno di loro tre ha battuto un record nel proprio anno da rookie: RG3 miglior QB rating per un QB rookie (102.4), Luck ha battuto il record per yard lanciate (4374) e Wilson ha pareggiato il record di TD pass per un rookie (26), appartenente a Peyton Manning. Questi tre rookies sono la classe di QB migliore di tutti i tempi. Futuro roseo.
Voto 8 ai San Francisco 49ers, Houston Texans e New England Patriots. 49ers che sono arrivati al Super Bowl XLVII dopo aver cambiato starting QB nel bel mezzo della stagione: la scommessa di coach Harbaugh sul giovane Kaepernick ha pagato bene fino alla fine, anche dopo la tentata rimonta al Super Bowl e dopo quella riuscita nella finale di Conference ad Atlanta contro i Falcons. Attenzione a S.Francisco l’anno prossimo. Patriots che, invece, ancora una volta si riconfermano una squadra di altissimo livello arrivando ad un passo dal SB, fermati in casa dai poi campioni Ravens. Brady ha condotto i suoi Patriots per la decima volta in dodici anni della sua carriera, ma la sua esperienza nei playoff non è bastata a sconfiggere i Ravens nella finale di conference AFC come l’anno scorso. Texans al top della NFL per gran parte della stagione e a lungo dati per favoriti addirittura per la vittoria finale. Schaub, Foster, e Johnson in attacco e J.J. Watt in difesa hanno fatto il possibile ma i Texans si sono dovuti arrendere alla forza dei Patriots e alla bolgia del Gillette Stadium nei playoff. Deluse.
Voto 7 agli Atlanta Falcons e ai Green Bay Packers. Falcons che dopo otto vittorie consecutive nelle prime otto partite sono un po’ calati di tono, ma ciò non ha permesso loro di perdere il seed numero 1 ai playoff della NFC. La pecca dei Falcons è stata la difesa, mai decisiva nei momenti cruciali, permettendo due rimonte nei playoff (21 punti contro i Seahawks e 17 contro i 49ers, partita che ha poi decretato l’eliminazione dei georgiani). I Packers, come i Patriots, si confermano una squadra al top della NFL. Aaron Rodgers ancora una volta è il miglior QB della lega, e la difesa di Matthews, Hawk & co. è sempre una delle migliori. Nonostante ciò, i Packers si sono dovuti inchinare allo strapotere di Kaepernick e dei 49ers nel secondo turno di playoff. Ciò non toglie che anche nei prossimi anni potremo avere ancora Rodgers & co. come favoriti al grande ballo. Al top, ma non tropp.
Voto 6 ai Cincinnati Bengals e New Orleans Saints. Bengals che sono riusciti ad accaparrare l’ultimo posto disponibile per i playoff, facendo bene con il tandem Dalton-Green con pazienza e tranquillità, terminando con un conteggio vittorie-sconfitte uguale a quello dei campioni Ravens (10-6). Arrivati ai playoff non hanno potuto far niente contro lo strapotere dei Texans nel rematch dell’anno precedente. I Saints hanno deluso le aspettative, non riuscendo nemmeno a qualificarsi per i playoff, ma ad inizio stagione questo era nelle previsioni dopo lo scandalo del “Bountygate” e la squalifica di praticamente mezza difesa titolare e dell’Head Coach Sean Payton, che rientrerà la prossima stagione. Prestazione sotto le righe compensata però dal QB Drew Brees che chiude la stagione al primo posto per yard lanciate (5177), per TD pass (43) e dopo aver battuto il record di Johnny Unitas per partite consecutive con almeno un TD pass; Brees è arrivato ad una striscia di 54 partite di fila. Imperfette.
Voto 5 ai Miami Dolphins, San Diego Chargers, Dallas Cowboys. Tre squadre che nel loro piccolo hanno ottenuto ottimi risultati, arrivando al secondo posto (Miami e S.Diego con un “record” di 7-9) e al terzo (Dallas, 8-8) nelle loro division. Le tre squadre sono arrivate ad un passo dai playoff, non agguantandoli per qualche errore di troppo dell’attacco di Miami, mai troppo prolifico e molti errori personali dei veterani QB Rivers e Romo. Hanno combattuto fino alla week 17 per arrivare alla post-season. L’anno prossimo potranno fare sicuramente meglio. Piccole grandi.
Voto 4 ai Chicago Bears, ai New York Giants, ai Pittsburgh Steelers. Tre grandi squadre della NFL che nonostante i loro record positivi (Bears: 10-6, Giants: 9-7, Steelers: 8-8) non sono riuscite a qualificarsi ai playoff, eliminate rispettivamente dai Vikings, Redskins e Bengals, le “piccole” delle loro division e rivali che (alla faccia loro) sono arrivate ai playoff. Delusioni totali.
Voto 3 a St. Louis Rams, New York Jets, Carolina Panthers. Le squadre con il maggior potenziale, tre squadre con QB vincitori dell’Heisman Trophy degli ultimi anni e prime scelte dei draft (rispettivamente Sam Bradford (2008), Tim Tebow (2007) e Cam Newton (2010) chiamate al riscatto dopo gli ultimi anni deludenti, ma nessuna di loro è riuscita nell’intento. Non c’è dubbio, però, che questi giovani QB potranno fare bene nel futuro prossimo. Speranze.
Voto 2 a Philadelphia Eagles, Buffalo Bills, Oakland Raiders. Altre grandi delusioni di quest’anno, dopo campagne acquisti eccellenti per Bills e Raiders (il DE Mario Williams per la squadra di Buffalo e il QB Carson Palmer per i pirati californiani); e dopo che il QB della città dell’amore fraterno Michael Vick ha parlato durante la preseason addirittura di Dinastia. Le tre squadre hanno concluso con un conteggio vittorie-sconfitte negativo (6-10 per i Bills e 4-12 per Raiders ed Eagles, questi ultimi hanno terminato con un passivo di -164 punti, il terzo peggiore della lega, meglio solo di Chiefs e Jaguars). Fuochi di paglia.
Voto 1 a Detroit Lions, Tennessee Titans, Tampa Bay Buccaneers. I Lions hanno terminato la stagione con un misero 4-12, non confermando la prestazione dell’anno scorso che li vide ai playoff. A consolare i tifosi però ci sono i 2 record battuti: il QB Matthew Stafford per numero di passaggi completati – precedentemente appartenente a Drew Bledsoe (727) – e il WR Calvin Johnson per yard ricevute (1964), primato appartenente al miglior WR della storia NFL, Jerry Rice. I Titans non hanno saputo gestire bene le proprie individualità, con l’alternanza del giovane QB Locker e dell’esperto Hasselbeck; ma soprattutto, è mancato il “tocco da maestro” del RB Chris Johnson, che ha giocato una delle sue peggiori stagioni. Vedremo se “CJ2K” saprà riscattarsi l’anno prossimo. Il tridente Freeman-Martin-Jackson dei Buccaneers ha fatto molto bene quest’anno ma non abbastanza, concludendo con un 7-9, d’altronde come le altre due squadre della NFC South Saints e Panthers, arrivate dietro la squadra numero 1 della NFC, i Falcons. Confuse.
Voto 0 ad Arizona Cardinals, Jacksonville Jaguars, Cleveland Browns e Kansas City Chiefs. Quattro squadre con lo stesso problema: trovare un QB decente. Quattro squadre che non riescono a far bene nonostante ottime individualità a cui manca un vero leader. I Cardinals hanno dovuto combattere per tutta la stagione contro l’assenza di un QB di “elite” (Kolb, Skelton e Lindley non sono certo all’altezza dei fratelli Manning o di Rodgers). Kansas City ha lo stesso problema, con Cassel mai al top della sua forma. I Browns da anni faticano a trovare un QB degno di questo nome, mentre i due QB odierni McCoy e Weeden hanno due cose in comune: i capelli rossi e l’imperfezione nei loro giochi. Stessa storia per i Jaguars con Gabbert ed Henne, mai perfetti nelle loro performance. Staremo a vedere cosa accadrà nel draft di fine aprile e se tra le loro scelte ci sarà un QB capace di riportare in alto queste franchigie cadute in basso. Non pervenute.
Vito Della Rocca