New York: torna la paura

Un’autobomba rudimentale nel cuore della Grande Mela. È stata sfiorata la strage, le autorità indagano sull’accaduto

di Laura Guerrato

New York Times Square 2

New York - Times Square

New York – In pieno centro a Manhattan, a Times Square, sabato 1 maggio alle 18,30 è stata trovata un’autobomba. L’allarme è scattato quando  un venditore ambulante ha segnalato alla polizia la presenza di un’auto sospetta parcheggiata sulla Quarantacinquesima strada, all’incrocio con la Settima, dalla quale usciva del fumo.

Nel bagagliaio gli artificieri hanno trovato un ordigno esplosivo rudimentale composto da tre taniche di propano, due taniche di benzina, fuochi artificiali, due orologi a batteria, filo elettrico e altre componenti.

A dare l’allarme è stato un venditore ambulante di magliette che ha notato il fumo fuoriuscire dall’auto parcheggiata, ma con il motore acceso, le quattro luci di emergenza accese e un forte odore di polvere da sparo.

Nel pomeriggio di domenica 2 Maggio è arrivata la rivendicazione di talebani pachistani di Therik el Taleban per vendicare l’uccisione di due militanti islamici e i martiri musulmani. Tuttavia durante la conferenza stampa, tenutasi domenica sera, il responsabile della polizia di New York ha dichiarato che l’ipotesi di un coinvolgimento talebano è senza fondamento, poiché il ricercato è un uomo bianco ripreso dalle telecamere di sicurezza. Il video infatti mostrerebbe un uomo bianco di circa 40 anni che si muove in maniera sospetta, cambiandosi la maglietta e infilandola in una valigia.

All’interno della macchina, un Suv Pathfinder Nissan, che ha una targa del Connecticut che però non corrisponde al veicolo, sono state trovate delle impronte digitali che potrebbero aiutare le autorità ad identificare il responsabile.

New York Taxi

Strada di New York

Janet Napolitano, ministro della Homeland Security, ha poi dichiarato che non ci sono elementi che facciano pensare a qualcosa di diverso da un episodio isolato, anche se il caso viene trattato come un potenziale attacco terroristico.

Ma i fatti di oggi smentiscono questa tesi, perché proprio in queste ore all’aeroporto Kennedy di New York le autorità hanno fermato un sospettato, un uomo di origini pakistane, ma naturalizzato statunitense.

L’uomo, Shahzad Faisal, 30 anni e residente in Connecticut, che è stato fermato mentre stava per imbarcarsi per Dubai, secondo le autorità risulterebbe essere il proprietario del Suv utilizzato nell’attentato.

Fasal avrebbe infatti acquistato l’auto su internet, tramite il sito “Craiglist”, tre settimane fa con un pagamento di 1.300 dollari in biglietti da 100. L’uomo inoltre avrebbe trascorso diversi mesi in Pakistan e tra le prove a suo carico ci sarebbero intercettazioni di telefonate internazionali. Durante la giornata di oggi verranno formalizzate le accuse nei suoi confronti davanti a un giudice.

E intanto a New York torna la paura. Non solo perché sotto tiro è nuovamente il cuore della città, ma anche perché, seppur rudimentale e male organizzato, l’attentato avrebbe potuto uccidere molte persone e causare diversi danni. Inoltre il metodo utilizzato ricorda molto le tattiche usate in Iraq e Afghanistan, ma anche in Europa come ad esempio dall’Ira nord irlandese o negli attentati di Londra e Glasgow del giugno 2007.

Foto1 | via publicdomainpictures.net

foto2 | via  publicdomainpictures.net

Share and Enjoy

  • Facebook
  • Twitter
  • Delicious
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Add to favorites
  • Email
  • RSS

Ti è piaciuto questo articolo? Fallo sapere ai tuoi amici

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

 
Per inserire codice HTML inserirlo tra i tags [code][/code] .

I coupon di Wakeupnews