NBA Finals: Miami spreca, Dallas e Nowitzki fanno 1-1

Miami Heat – Dallas Mavericks 92-84 (Serie 1-0 MIA)

Comincia nel segno dei Miami Heat la serie finale rivincita contro i Dallas Mavericks: due delle tre stelle a disposizione di coach Spoelstra sono in grande giornata e nonostante il rendimento poco efficace di Bosh (5/18 dal campo e 4 stoppate subite), costretto a faticare appresso a Nowitzki e mai in partita dal punto di vista della continuità, bastano le accelerazioni di James e soprattutto Wade a scavare il solco con gli avversari. Miami gioca al gatto con il topo e sceglie le fasi finali di gara per piazzare l’allungo decisivo: una tripla pazzesca del Prescelto tiene a distanza di sicurezza i Mavericks, con Nowitzki obbligato a fare gli straordinari per garantire a coach Carlisle il consueto apporto in termini di punti (7/18 dal capmo e un piccolo infortunio a un dito): la ragione si chiama Udonis Haslem, il jolly recuperato giusto in tempo per essere decisivo nella serie che può valere il secondo anello della carriera.

Rallentare il tedesco significa bloccare gli scarichi, fondamentali negli schemi di Dallas: Stojakovic e Barea steccano dal punto di vista balistico e Terry non è in grande giornata e così eccezion fatta per Marion, le soluzioni a disposizione della franchigia di Cuban si riducono drasticamente. La speranza, nemmeno troppo remota, è di rivedere sul parquet anche Caron Butler, un plus non da poco se effettivamente in condizioni di calcare il parquet.

Miami Heat – Dallas Mavericks 93-95 (Serie 1-1)

LeBron James e Dwyane Wade sembravano aver scritto le premesse per il 2-0 e per un allungo forse decisivo per la conquista dell’anello, ma proprio nel momento cruciale, il gioco degli Heat si inceppa ed ecco partire le fanfare della corazzata Mavericks. Dopo una partita di globale inconsistenza, Jason Terry fa suonare la sveglia e i suoi arresto e tiro dalla media lanciano la rimonta: Shawn Marion è un fattore, LeBron James non riesce a contenerne l’ardore a rimbalzo in attacco e sono proprio le seconde opportunità a garantire a Kidd e compagni conclusioni utili per accorciare il margine. Miami vola a +10 prima e +15 poi a metà quarto periodo, con Wade pronto a toccare quota 36 e Bibby caldissimo al tiro da fuori, ma in questi playoff Dallas è una squadra che non muore mai.

Con le spalle al muro, prima Terry e poi Nowitzki macinano punti su punti, mentre la difesa mette la museruola alle bocche da fuoco sin lì caldissime di coach Spoelstra. Wunderdirk firma pareggio e successivo sorpasso con una tripla dalla zona centrale su assist di Terry, ma nel possesso seguente Chalmers si libera in angolo e punisce la svagata difesa texana: con 24” e poco più ancora sul cronometro, gli schemi di Carlisle cercano inevitabilmente Nowitzki, marcato da Bosh, preferito al più efficace Haslem. Bastano due finte e un’accelerazione dopo la virata per lasciare sul posto l’ex Raptor e la retina si gonfia per sancire una delle più incredibili rimonte nella storia delle Finals NBA. Serie quanto mai aperta e appassionante, pronta a volare in Texas con un Dirk Nowitzki protagonista assoluto a contrapporsi al trio delle meraviglie di casa Miami.

Andrea Samele

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