Naomi Campbell, nuova denuncia per percosse e maltrattamenti

Picchia il suo autista e scappa. Ennesimo episodio di violenza della top-model più famosa del mondo

di Chantal Cresta

Naomi Campbell

Ci risiamo: dopo assistenti, colf, cameriere, fotografi e amiche di lunga data, ora Naomi Campbell – la “Venere nera” delle passerelle – ha cominciato a picchiare anche i suoi autisti.

Pare, infatti, che la polizia di New York sia sul punto di incriminare la statuaria modella 39enne per aver aggredito l’autista che la stava accompagnando agli Astoria Studios, centro cinematografico e televisivo situato nel Queens.

Sulla dinamica dell’aggressione è trapelato poco o nulla. Sembra che il malcapitato, Miodrag Mejdina autista di 27 anni di una compagnia di auto di gran lusso a noleggio, stesse scarrozzando Naomi per le vie del centro newyorkese e che all’incrocio tra la 58esima e la Second Avenue, la donna si sia arrabbiata a tal punto da afferrare la testa di Miodrag e sbatterla contro il volante dell’auto. Così, mentre l’autista era stordito e intento a controllare di avere ancora il capo sul collo, la “pantera nera” della moda sarebbe scesa dalla macchina fuggendo a piedi nella giungla metropolitana e meritandosi, così, il titolo di “wanted”.

Cosa abbia provocato un tale gesto inconsulto, nessuno lo sa: tacchi troppo alti? Un’unghia spezzata? Il traffico newyorkese dell’ora di punta? Non è possibile dare una risposta. Certo è che, a seguito dell’aggressione, il pover’uomo è stato costretto a farsi medicare dai paramedici del 17mo commissariato per una serie di abrasioni al volto e un occhio tumefatto. Subito dopo è scattata la denuncia di aggressione per la “latitante”.

Il portavoce della top model, Jeff Reymond ha dichiarato che: “Naomi intende collaborare volontariamente, ma ci sono molte cose da aggiungere a questa storia” e nessuno ne dubita. Anche perché la fedina penale di Naomi conta già una lunga fila di denuncie di malcapitati percossi, bastonati, presi a borsettate ed insulti per futili motivi e per i nervi poco saldi della donna.

Il primo caso, salito agli onori della cronaca, risale al 2002,  quando Naomi assale la sua assistente, Vanessa Frisbee. All’epoca la causa fu la scarsa prontezza con la quale l’assistente seppe trovare una scusa per la stampa, a proposito di una marachella amorosa della modella, quando quest’ultima era ancora ufficialmente fidanzata con Flavio Briatore.

Naomi Campbell

Nel 2005 tocca all’amica ed attrice Yvonne Scio ad essere presa a pugni in faccia perché colpevole di aver indossato un abito troppo simile a quello della Cambpell. Seguì il ricovero in ospedale per Yvonne e una denuncia per Naomi la quale, non soddisfatta di aver sfogato l’ira sul viso dell’amica, si fece fotografare con una T-shirt più che esplicita: davanti la scritta “Naomi hit me” e dietro “I love it”.

Nello stesso anno Gaby Gibson, cameriera della modella, viene insultata in malo modo per la sua origine rumena. Nulla, però, in confronto a quello che capita alla colf successiva, Ana Scolavano centrata in testa da un cellulare tempestato di pietre preziose perché non trovava un paio di jeans di Naomi. La prognosi per la donna di servizio furono 4 punti di sutura. La pena per la modella, 5 giorni di pulizie negli uffici della Nettezza Urbana newyorkese.

Questo, però, non è bastato a fermare la Naomi’s fury: nel 2008 è la volta di un assistente di volo della British Airways, malmenato a causa dello smarrimento di uno dei bagagli della top. La Campbell fu condannata a 200 ore di servizi sociali e ancora oggi per lei vige il divieto di salire su uno qualsiasi degli aerei della compagnia inglese. Nel 2009, durante una vacanza alle Isole Lipari con il fidanzato milionario Mikhail Prokhorov, Naomi si scaglia contro un fotografo italiano, Gaetano Di Giovanni reo di essere stato troppo insistente nello scattare immagini. Il poveraccio è stato preso a borsettate e graffiato agli occhi. Solo l’intervento di Prokhorov è riuscito a frenare la rabbia di Naomi e a salvare gli occhi del fotografo.

Per tornare al povero autista malmenato, ferito ed abbandonato, speriamo che Naomi non esibisca l’episodio con un’altra T-shirt: “I like to hit my drivers”, “They love it”… Sarebbe troppo.

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