
MUOS, Octting: «Fa meno male di un microonde»
Niscemi – «Le onde elettromagnetiche del Muos fanno meno male di un forno a microonde». La singolare e provocatoria dichiarazione arriva da John Occting, docente alla John Hopkins University di Baltimora, nel corso di un incontro tenuto per la sola stampa italiana sul sistema di difesa che il governo degli Stati Uniti d’America vorrebbe installare nel sito militare di Miscemi, in Sicilia.
Per Occting, inoltre, l’aumento di potenza del Muos (Mobile User Objective System) è un caso poco frequente, e comunque incapace di causare problemi alla popolazione: «Quando piove, il segnale è per necessità alla massima potenza e mai superiore a 200 watt».
La dichiarazione dello scienziato è effettivamente e facilmente verificabile attraverso il concetto di compatibilità elettromagnetica: i forni a microonde, che riscaldano i cibi attraverso l’uso di un magnetron (che emette una frequenza a 2450 MHz), sono spesso causa di alcune interferenze – sebbene di poco conto – con i dispositivi elettronici che emettono onde, come ad esempio i router WiFi. Sebbene l’interferenza sia di poco conto, l’uso stesso del microonde è subordinato a severe norme di sicurezza, a causa dei rischi per la salute in caso di manomissione o uso non corretto.
La prosecuzione del lavoro sul Muos, e ogni decisione relativa a questo impianto, saranno prese di concerto tra i governi dell’Italia e degli Stati Uniti, come ha assicurato il console Donald Moore nell’incontro con i giornalisti e hanno poi confermato funzionari della Marina Usa: «Noi abbiamo a cuore la salute dei nostri dipendenti. Abbiamo lo stesso interesse a sostenere la democrazia».
Anche in questo caso, il gruppo No Muos ha inscenato una protesta, tentando di impedire ai rappresentanti della stampa di entrare e successivamente uscire dalla struttura militare, anche buttandosi sotto l’autobus che li trasportava. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito.
Stefano Maria Meconi
@_iStef91