MotoGP, Qatar: Lorenzo mette in riga le HRC; decimo Rossi

Jorge Lorenzo (Yamahamotogp.com)

Losail – Esordio avvincente per la MotoGP, che regala a tutti i suoi appassionati una gara di debutto stagionale con un finale da cardiopalma. Leader per i 2/3 della corsa è infatti il campione del mondo in carica Stoner, autore di un tentativo di fuga che, però, gli riesce solo a metà. Ne approfitterà quindi nel finale Jorge Lorenzo, bravo nei giri iniziali a non darsi per vinto malgrado la palese inferiorità del suo motore sul rettilineo, e pronto nel finale a sfruttare invece il maggior equilibrio della sua Yamaha, una moto dal rendimento sempre costante. Ma non sarà solo il vincitore Lorenzo a beffare Stoner: ad avere la meglio sarà anche il team-mate Dani Pedrosa, secondo. Alla squadra di Casey toccherà invece lavorare sul chattering che ha afflitto cronicamente il pilota per tutto il week-end. Per Stoner anche un forte dolore al braccio con cui fare i conti.

A riprova del buono stato di salute della Yamaha, anche i buoni piazzamenti di Crutcholw e Dovizioso, quinto. Sesta piazza per Nicky Hayden, decima posizione per Valentino Rossi.

LA GARA – Parte molto bene allo spegnimento del semaforo il poleman Jorge Lorenzo ma fa ancora meglio Daniel Pedrosa, che, con una delle sue celebri partenze a fionda, mette subito una pezza sulla brutta qualifica di ieri. Alle spalle dei due spagnoli Casey Stoner, apparso in ottimo stato di forma nel warm-up. Quarta piazza per Andrea Dovizioso.

Lorenzo guida ma le Honda sembrano parecchio competitive. E se trovare Stoner in terza posizione non sorprende, stupisce positivamente la prestazione di Pedrosa, in affanno per tutto il week-end. Il ritmo di Stoner pare però altra cosa: sbarazzatosi del compagno di squadra, l’australiano è pronto a rampare anche sul maiorchino della Yamaha, che soffre parecchio soprattutto sul dritto, dove arriva infatti, puntuale, il sorpasso. Alle loro spalle, lotta interna al team Poncharal per la quarta piazza.

Casey Stoner (motorcyclenews.com)

Con 18 giri ancora tutti da percorrere, il campione del mondo Stoner sembra già fare la differenza. Lorenzo non molla ma più che pensare al controsorpasso deve guardarsi le spalle da Dani Pedrosa. Difficile anche la situazione in casa Ducati: ottava piazza per Hayden, dodicesima per Rossi, protagonista di un errore.

Grande incognita della corsa il degrado delle gomme. Le nuove coperture Bridgestone sono infatti a maggior rischio di usura rispetto a quelle portate in pista lo scorso anno. Dopo 8 passaggi dal traguardo, il vantaggio dell’australiano della Honda su Lorenzo è di un secondo e mezzo, un buon margine ma non ancora abbastanza per ritenersi al riparo da un’eventuale offensiva degli inseguitori. Soffre Lorenzo e soffre anche il compagno di squadra Spies, scavalcato da Rossi mentre occupava la decima posizione.

Alla metà della corsa, il vantaggio di Stoner incrementa sino ai 2 secondi. E se la vetta della gara offre emozioni solo sul fronte cronometrico, l’adrenalina arriva tutta dalla lotta fratricida per la quarta piazza che vede in lizza Dovizioso e Crutchlow. Bel duello anche quello in corso tra Hayden e Bautista.

A 8 giri dal termine, però, qualcosa cambia. Stoner inizia a prendersi qualche rischio, mentre Lorenzo rosicchia qualche decimo: la Yamaha guadagna soprattutto nei primi due intertempi, mentre soffre parecchio nel tratto finale del circuito. Jorge crede ancora nell’impresa ma Stoner è sempre avanti e Pedrosa resta alle costole, minaccioso.

4 giri dopo, il distacco è sotto il secondo. La coppia Pedrosa e Lorenzo ha l’aggancio pronto: i due non devono ostacolarsi ma, dopo l’attacco di Dani in fondo al rettilineo, Jorge risponde. Lorenzo infila anche Stoner: nel finale, la gara si infiamma. Lorenzo si è portato al comando e tenta di guadagnare decimi preziosi per lasciare le HRC a giocarsela da sole.

Stoner è in crisi di gomme, e forse anche fisica, e anche Pedrosa lo svernicia con una staccata da manuale. Lorenzo ha un secondo di vantaggio: obiettivo ambizioso ma non impossibile con un giro e mezzo ancora da percorrere. Il maiorchino si rivelerà però imprendibile e conquisterà il Qatar, da sempre una delle piste preferite dal rivale australiano. Gran bagarre anche tra gli inseguitori.

Prossimo appuntamento a Jerez de la Frontera, il 29 aprile.

La classifica della gara:

01- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – 22 giri in 42’44.214
02- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 0.852
03- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 2.908
04- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 17.114
05- Andrea Dovizioso – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 17.420
06- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 28.413
07- Alvaro Bautista – San Carlo Honda Gresini – Honda RC213V – + 28.446
08- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 29.464
09- Hector Barbera – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 31.384
10- Valentino Rossi – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 33.665
11- Ben Spies – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 56.907
12- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing – Suter BMW – + 58.088 (CRT)
13- Randy De Puniet – Power Electronics Aspar – ART GP12 – + 1’10.650 (CRT)
14- Yonny Hernandez – Avintia Blusens – FTR Kawasaki – + 1’15.943 (CRT)
15- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP12 – + 1’26.733 (CRT)
16- Ivan Silva – Avintia Blusens – FTR Kawasaki – + 1’43.327 (CRT)
17- Mattia Pasini – Speed Master Team – ART GP12 – + 1’47.419 (CRT)
18- James Ellison – Paul Bird Motorsport – ART GP12 – + 1’51.882 (CRT)

Mara Guarino

Foto homepage via: Yamahamotogp.com

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