
MotoGP, Phillip Island: Lorenzo vince nel caos. Bandiera nera per Marquez
Phillip Island – Il GP d’Australia rimarrà certamente impresso nella mente di Marc Marquez. Il flag to flag è sicuramente un’anomalia ma la gestione del box Hrc lato 93 è stata oggi fallimentare: lo spagnolo, che resta comunque leader del mondiale, sbaglia infatti la finestra di rientro nel pit stop e viene squalificato. Da rivedere, per entrambi gli spagnoli, anche il pericoloso contatto con Lorenzo: Jorge è già in pista, Marc sta rientrando e i due impattano, fortunatamente senza conseguenze.
Vince quindi Jorge Lorenzo, che ha saputo certo gestire meglio la complessa situazione. Il maiorchino taglia il traguardo prima di Pedrosa e Rossi, a lungo in lotta con Bautista e Cal Crutchlow.
LA GARA – Grande apprensione al pronti via per quella che si preannuncia la corsa più anomala della stagione. Il caos gomme ha infatti imposto una drastica riduzione della distanza gara originariamente prevista: nel corso dei 19 giri i piloti saranno però obbligati a passare al box (tra il nono e il decimo giro) per cambiare moto e pneumatici. Per le MotoGP, la scelta obbligatoria sarà l’opzione hard.
Parte bene Lorenzo ma subito dietro di lui si portano le Honda Hrc. Fantastico spunto anche per Smith. Primo giro con caotico con vari sorpassi: Lorenzo non vuole cedere la prima posizione, mentre Rossi cerca di riprendere terreno dopo uno spunto non ottimale e ritrova la quarta posizione.
Jorge Lorenzo tenta di guadagnare terreno ma Marquez non molla l’osso e va, nel frattempo, a staccarsi da Pedrosa, stabile in terza posizione. Con 15 giri alla conclusione e un pit stop ancora tutto da vivere, Marc sembra pronto ad agganciare Lorenzo. Bagarre con Bautista e Crutchlow per Valentino Rossi, ora virtualmente sesto.
Anche Dani Pedrosa si avvicina sensibilmente. A giocarsi la gara è ormai il solito terzetto di spagnoli. Brutta imbarcata per Lorenzo: Marquez lo mette ora nel mirino. Dani Pedrosa entra al box, seguito da Bautista. Marquez e Lorenzo restano invece in pista. Chissà se questa strategia anticipata gioverà al numero 26. Brivido nel frattempo per Marquez. Lorenzo entra al box, Marquez continua clamorosamente a girare. Come prevedibile, la situazione è a dir poco caotica.
Lorenzo rientra davanti a Pedrosa ma Dani ha dalla sua un giro in più e gomme più calde. Marquez rientra ed è carena contro carena con Lorenzo, lanciato in pista. Marc avrebbe forse dovuto lasciare più strada ai piloti più rapidi di lui sul tracciato. Nel frattempo, viene segnalato a Pedrosa di cedere una posizione per aver superato il limite di velocità in pit lane. La situazione è più caotica che mai. Bandiera nera al 93, che si è fermato troppo tardi rispetto alla finestra di rientro prevista. Il regolamento era chiaro e prevedeva appunto che lo stop dovesse essere realizzato entro il decimo giro. Gran battaglia tra Rossi, Bautista e Crutchlow per una posizione che, a questo punto, vale il gradino più basso del podio.
Con Jorge Lorenzo che vola ormai verso la vittoria, l’attenzione è tutta per la lotta per la terza piazza. Qualche goccia di pioggia bagna il traguardo ma Rossi non ne è impensierito e va sul podio.
Moto2 e Moto3 – Distanza di gara ridotta per la middle-class, dove la vittoria regala a Pol Espargaro una seria ipotetica sul titolo mondiale, complice la defezione di Redding e l’errore del compagno di squadra Rabat, che non è riuscito ad andare oltre all’ottavo posto. Con Espargaro sul podio, Thomas Luthi e Jordi Torres. Bastano invece i 3 millesimi che separano Rins e Viñales a dare l’idea della corsa della Moto3, come di consueto spettacolare e avvincente sino alla fine. Terza posizione per Luis Salom, che vede quindi Alex Rins avvicinarsi nuovamente in classifica.
La classifica ufficiale della MotoGP:
01- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – 19 giri in 29’07.155
02- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 6.936
03- Valentino Rossi – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 12.344
04- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 12.460
05- Alvaro Bautista – GO&FUN Honda Gresini – Honda RC213V – + 12.513
06- Bradley Smith – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 28.263
07- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 32.953
08- Andrea Iannone – Energy T.I. Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 35.062
09- Andrea Dovizioso – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 35.104
10- Randy De Puniet – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 37.426 (CRT)
11- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar+46.099 (CRT)
12- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing+48.149 (CRT)
13- Yonny Hernandez – Ignite Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 49.911
14- Hector Barbera – Avintia Blusens – BQR FTR – + 49.998 (CRT)
15- Danilo Petrucci – CAME Iodaracing Project – Ioda Suter BMW – + 58.718 (CRT)
16- Luca Scassa – Cardion AB Motoracing – ART GP13 – + 58.791 (CRT)
17- Claudio Corti – NGM Mobile Forward Racing – FTR Kawasaki – + 1’08.105 (CRT)
18- Michael Laverty – Paul Bird Motorsport – ART GP13 – + 1’27.230 (CRT)
19- Lukas Pesek – CAME Iodaracing Project – Ioda Suter BMW – + 1’31.093 (CRT)
20- Hiroshi Aoyama – Avintia Blusens – BQR FTR – a 1 giro (CRT)
Mara Guarino
Foto homepage via: yamahamotogp.com