
Mosca. I killer di Nemtsov: arrestate 4 persone. Pista cecena-islamica
Sono quattro le persone fermate per l’omicidio di Boris Nemtsov e gli investigatori sono sempre più sicuri della pista cecena con movente islamico per le posizione pro Charlie Hebdo assunte nei giorni seguiti alla strage di Parigi dal leader dell’opposizione russa Mentsov. Le prima due persone fermate sono Anzor Gubashev, 32 anni, e Zaur Dadayev, 33, cugini. Quest’ultimo, secondo le agenzie di stampa russo, sarebbe un ex poliziotto ceceno e avrebbe prestato servizio per circa 10 anni nelle forze di sicurezza del ministero dell’Interno ceceno. Ma dalle autorità cecene non è arrivata nessuna conferma. Inoltre non non si esclude la loro appartenenza a un movimento islamico radicale del Caucaso. Un altro ricercato, stanato dalla polizia cecena, si sarebbe fatto saltare in casa.
I KILLER DI BORSI NEMTSOV - Oltre a loro sono state fermate altre due persone. Uno sarebbe il fratello più giovane di Gubashev mentre nulla è trapelato sull’identità della quarta persona. La polizia è arrivata a Gubashev e Dabayev grazie ad alcune tracce rinvenute in un’automobile e a «nitide fotografie» estrapolate dalle numerose videocamere di sorveglianza attorno e lungo la strada dell’omicidio. Decisive sembrano anche le immagini registrate da webcam installate su auto private. Oggi il tribunale Basmannyj di Mosca stabilirà se tramutare il fermo in arresto.
Non sono passate inosservate alcune analogie che legano l’omicidio di Nemtsov con l’assassinio della giornalista Anna Politkovskaya: l’arma usata è la stessa, una pistola Makarov, esecutori caucasici (condannati tre fratelli ceceni ), mandanti ignoti per il momento. Anna Duritskaya, la giovane modella ucraina che si trovava con Nemtsov lo scorso 27 febbraio, quando è stato ucciso a due passi dal Cremlino, potrebbe essere convocata a Mosca come testimone chiave dell’omicidio.
LA PISTA CECENA ISLAMICA – Gli investigatori non escludono l’appartenenza delle persone fermate ad un movimento islamico radicale del Caucaso accreditando la pista meno convincente della vendetta per le posizioni di Nemtsov sulla vicenda di Charlie Hebdo. La Cecenia è una Repubblica a sud della Russia a maggioranza musulmana martoriata negli ultimi decenni per le violente insurrezioni separatiste. Oggi la situazione appare sotto controllo con il governo di Ramzan Kadyrov, ex ribelle che ha assicurato pace e lealtà nei confronti di Mosca in cambio di una considerevole autonomia amministrativa e sulla gestione dei servizi di sicurezza.
Se le persone fermate fossero i killer di Nemtsov si potrebbe affermare (una volta stabiliti i mandanti) che dietro all’omicidio ci sarebbero gli oppositori di Putin lasciando così cadere i sospetti sul coinvolgimento dello stesso Cremlino.
Redazione