
Mokbang. Dalla Corea arriva la Tv Web di domani: mangi e guadagni
Seul – Vi piacerebbe mangiare davanti ad una webcam sicuri di essere scrutati da migliaia di occhi curiosi ed indiscreti con la consapevolezza che potreste essere ben pagati per ogni boccone ingollato?
MOKBANG SPOPOLA IN COREA – Questo è quanto fa Lee Chang-hyun, un giovanotto residente a Seul (Corea del Sud), appassionato di tecnologia audio-visiva e di cibo, che ogni notte divulga in Rete il suo personale Mokbang, parola ibrida che deriva da Muk-ja ‘mangiare’ e bang-song ‘broadcasting’. Il resto lo racconta Stephen Evans, cronista per Bbc news.
Lee Chang-hyun ogni mezzanotte si ritrova nel suo appartamento con un paio di amici per una cena succulenta a base di specialità coreane. Lo scopo non è tanto quello di abbuffarsi in posa per un semplice selfie, ma di ostentare con quanta più passione possibile i gesti tipici del pasto: grosse bacchettate di cibo, bocca spalancata per accogliere le squisitezze, masticazione appariscente con mascella semovente, sguardo compiaciuto e soddisfatto. Il tutto viene annaffiato – oltre che con bevande saporite – anche con parecchi rumori di denti, schiocchi di lingua, tintinnii di ciotole. Tanto più che per raccogliere ogni istante sonoro, come quello visivo, Lee si è dotato di un microfono ultra sensibile che restituisca agli utenti gli ‘slurp’ e i ‘mmmm…’ delle abbuffate.
GLI UTENTI DEL MOKBANG – Dall’altra parte della webcam ci sono circa 10.000 persone a sera: guardano, osservano, consigliano, commentano e ricevono risposte in tempo reale dall’interessato il quale continua a ingozzarsi come un bimbo felice facendo cenni, parlando del piatto del giorno, masticando a quattro ganasce.
Mica finita. Gli utenti sono invitati a dare un voto a Lee attraverso una combinazioni di icone a cui corrisponde un codice di pagamento intestato a lui e al canale Tv da cui trasmette, la Afreeca (Any Broadcasting FREE). Non ci sono cifre esatte sui guadagni del ragazzo, ma Bbc ha stimato che il suo Mokbang potrebbe fatturargli di parecchie centinaia di dollari a sera per circa due ore di mangiata. Una pacchia.
LA COREA CHE CAMBIA – Solo che non tutto calcola con il denaro perché i video di Lee hanno – spiega lui stesso – una missione artistica e socialmente utile per cui il successo dei suoi show sono il sintomo della trasformazione della Tv e del suo paese.
Afreeca, in effetti, è un canale Tv indipendente che si muove sulla Rete senza i grossi limiti mediatici televisivi canonici e senza l’utilizzo di costose apparecchiature. Il che lo rende agile e raggiungibile potenzialmente da chiunque, in streaming e senza censure. A gestire Afreeca sono lo stesso Lee Chang-hyun e BJ Termin, uno degli amici imbarcati in quest’avventura.
MOKBANG E VOYERISMO – Resta da capire perché le performance pantagrueliche di Lee abbiano tanto successo in Rete e la risposta potrebbe essere nell’amore per il voyerismo da cibo. Una sorta di pornografia della deglutizione che cattura migliaia di utenti i quali si immedesimano nel performer.
«In Corea – spiega Lee – ci sono piatti molto grassi» che in molti, donne soprattutto, non possono o non vogliono mangiare. Così «mi mangio quei cibi per fornire loro un po’ di soddisfazione».
In realtà, lo scambio tra Lee e i suoi spettatori è molto più stretto di quanto non appaia. Gli utenti non sono solo degli spettatori passivi; sono ospiti a tavola, conversano con il padrone di casa, suggeriscono, si scambiano idee, punti di vista, opinioni: «A loro piace vedermi mangiare», ma «si parla di tutto. Ho anche dato loro consulenza su problemi che potrebbero avere, quindi abbiamo un rapporto reale», insiste il performer.
LA TV DEL FUTURO – Dalché Lee Chang-hyun non è solo un cialtrone che si ingozza in Rete, è un animatore, un conoscente, in un certo senso un amico che se convince per il suo intrattenimento, merita di essere gratificato con un pagamento in denaro. Questo ritengono gli utenti che lo finanziano e che si ritrovano alla sua tavola rimanendo ognuno a casa propria in una città gigantesca dove, altrimenti, sarebbe quasi impossibile incontrarsi.
Lee assicura che per lui non si tratta di lavoro, ma le nuove frontiere della Tv globale lo smentiscono suo malgrado. Nell’era dei video girati con il telefonino che stanno soppiantando quella dei reality, non esistono più contratti con case di produzione più o meno danarose, ma ‘like’ in Rete a cui corrisponde una somma in denaro.
Gli utenti di Lee sono tutti muniti del tasto ‘pagare’: se la serata è di loro gradimento, saldano, sennò sarà per un’altra sera. Nuove forme di Tv commerciale, magari più brutale, più immediata, meno remunerativa, ma certamente la più onesta. Né si può dire che Lee Chang-hyun sia il solo a usufruire del Web per fare soldi.
La coreana Parco Seo-yeon, 37enne, è già una diva del Mokbang con i suoi 7 mila euro al mese guadagnati mangiando ogni bendidio davanti alla webcam.
Chantal Cresta
Foto || Bbc.com; blogs.20minutos.es