Milano: è di scena il libro antico

Al Palazzo della Permanente di via Turati appuntamento con l’evento chiave atteso da collezionisti e appassionati bibliofili

di Laura Dabbene

Un manoscritto cartaceo

MILANO – Si è aperta giovedì 11 marzo, alle 18,30, la XXI edizione della Mostra del libro antico, importante occasione che riunisce il meglio nel settore dell’antiquariato librario, nazionale ed internazionale. Organizzata dalla Fondazione Biblioteca di via Senato, importante istituzione culturale che raccoglie consistenti fondi tematici  di volumi antichi e moderni, da quello di storia a politica a quello artistico e architettonico, ma che promuove anche esposizioni, convegni e master di specializzazione rivolti a professionisti del mondo della cultura e della comunicazione, è l’occasione per vedere riuniti alcuni tesori librari attualmente sul mercato, veri  oggetti del desiderio per i collezionisti e i bibliofili.

Wakeupnews ha seguito in diretta l’evento, ospite nello stand congiunto di due tra le più importanti e prestigiose librerie antiquarie italiane: la Libreria Pregliasco di Torino, storica istituzione attiva dal 1912 e oggi guidata da Umberto Pregliasco, nipote e figlio d’arte nel settore e presidente dell’ALAI (Associazione Librai antiquari d’Italia) dal 2004, e la più giovane Philobiblon di Filippo Rotundo e Francesca Petrilli, che con le sue sedi, milanese e romana più l’appendice londinese, si delinea come realtà dinamica e in forte crescita, con progetti ed iniziative che arrivano a lambire il XX secolo e le prime edizioni del Novecento. Proprio sostando tra le meraviglie librarie presentate alla mostra da questi espositori, dalla pregiatissima collezione dantesca raccolta in un catalogo dal titolo indovinatissimo (“legato con amore in un volume, ciò che per l’universo si squaderna”, citazione dal Paradiso XXXIII, 86-87) all’anteprima su una selezione di volumi greci di particolare rarità di cui Philobiblon sta definendo il catalogo in vista della partecipazione alle prossima fiera di New York, abbiamo avuto l’occasione di vedere importanti personaggi del mondo della cultura, da Umberto Eco, tra i clienti più illustri della libreria Pregliasco, a Marcello Dell’Utri, assediato dai giornalisti per il giallo legato al presunto dattiloscritto pasoliniano, forse un capitolo mancante dell’ultimo romanzo di Pasolini rubato dal suo studio dopo la morte, che il senatore Pdl aveva dichiarato di possedere e voler presentare proprio durante la kermesse milanese.

Edizione del “Convivio” presso lo stand Pregliasco-Philobiblon

Nessuna rivelazione, nessuno scoop e purtroppo nessuna soluzione per il mistero di questo inedito nell’ambito della retrospettiva che la Permanente ha dedicato allo scrittore e poeta friulano: “Immagini corsare: foto e libri di Pier Paolo Pasolini”. Dell’Utri ha spiegato di aver avuto in mano le pagine dattiloscritte per pochi minuti e che il possessore, a seguito delle questioni scoppiate sui giornali, non ha più acconsentito ad una presentazione al pubblico delle stesse. Forse quando si calmeranno le acque, ha detto il senatore, “confido che chi lo ha cambi idea”.

Anche senza il ghiotto scritto pasoliniano la Mostra è un puro godimento non solo per chi possa permettersi di acquistare le opere esposte, ma per tutti gli appassionati del libro. Dai preziosi codici quattrocenteschi, come il piccolo Libro d’Ore miniato offerto dallo Studio Bibliografico Giuseppe Solmi di Ozzano nell’Emilia (Bologna), ai volumi  cinquecenteschi, tra cui spicca quest’anno una rara copia della cosiddetta Ventisettana del Decameron di Giovanni Boccaccio, stampata a Firenze nel 1527, che si può vedere nello stand della milanese Chartaphilus. Passando per le seicentine, le edizioni del Settecento, tra cui i magnifici esemplari usciti nell’officina parmense del grande protagonista dell’arte tipografica Giambattista Bodoni (presso Tusculum Rare Books, espositore londinese), e dell’Ottocento, tra cui vanno segnalati gli splendidi libri giapponesi con le stampe silografiche di Hokusai, Utagawa Kunimori I e II presso Lella & Gianni Morra, si arriva al secolo XX, all’arte del fumetto, ben rappresentata qui dall’espositore Little Nemo con rare tavole di Andrea Pazienza, e ai volumi e documenti d’archivio legati al movimento futurista nello spazio della Libreria antiquaria Pontremoli. Non mancano gli autografi. Tra i pezzi più appetibili quelli dello studio bibliografico lucchese Lim Antiqua, specializzato in un settore che unisce l’arte libraria a quella della musa Euterpe: libri e manoscritti musicali.

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