
Margaret Thatcher, i tristi festeggiamenti per la morte
Londra – Giubilo, sorrisi, canti e balli e foto bruciate. Così, in diverse città del Regno Unito, gruppi di giovani e meno giovani, vicini alle posizioni della sinistra estrema e antagonista, hanno dato il via a ignobili scene di festeggiamento per la morte di Margaret Thatcher, che fu primo ministro dal 1979 al 1990, e che fece della lotta contro i sindacati e gli scioperi un caposaldo della sua azione di governo.
Da Belfast a Manchester, passando per Edimburgo, sono stati in molti quelli che, pur nati quando la Lady di Ferro aveva ormai abbandonato l’incarico, hanno ritenuto la notizia degna di essere celebrata, con slogan e cori che richiamano alla vita politica della Thatcher, ma anche al mondo dello spettacolo e del cinema (dal Gone with the wind, in un finto volantino cinematografico che la ritrae con Ronald Reagan a The witch is dead, cantata da Judy Garland nel Mago di Oz).
Scene ingloriose e tuttavia attese in un paese, il Regno Unito, che ha vissuto l’epoca Thatcher con una pienezza che non ha eguali nella sua lunghissima storia. Una donna, prima del primo ministro, capace di animare le piazze in maniera violenta, e ribellarsi a queste per donare stabilità politica ed economica. Ecco che, però, fanno specie le parole di esponenti della politica e della società, come l’ex sindaco della capitale Londra, Ken Livingstone, che ha detto: «Quasi tutto ciò che c’è di sbagliato in Gran Bretagna oggi è sua eredità. Ha creato la crisi immobiliare, la crisi del sistema bancario, la crisi dei benefit».
Un odio represso per anni, che con il fine vita di un’anziana 87enne da lungo tempo malata può finalmente esplodere, minando la credibilità di una nazione che del self-control e dello spirito di appartenenza alla propria storia ne ha sempre fatto un passaporto con i rapporti con il mondo.
Con buona pace del buongusto, e del buonsenso, la settimana prossima sarà la Cattedrale di St. Paul ad ospitare il rito funebre della Iron Lady, alla quale verranno riservati gli stessi onori tributati alla Regina Madre, scomparsa nel 2002 alla veneranda età di 102 anni, e a Lady Diana, che perse la vita a Parigi nel 1997.
Stefano Maria Meconi
@_iStef91
“Ignobili”? “Ingloriose”? “Odio represso”?
Grassetti a caso…E tu saresti un giornalista?
Fatti un ripasso di storia scribacchino da due soldi.
Gentile utente,
innanzitutto un ringraziamento sincero per queste parole molto educate che dimostrano il tuo livello di civiltà. Ciò che ho scritto riassume una mia idea sulla vicenda, che trovo triste e ingloriosa, al di là di ogni giudizio sull’operato istituzionale dell’ex primo ministro, in quanto si è celebrata la morte, fatto che in qualsiasi comunità civile dovrebbe essere condannato, non giustificato. Se questo mi rende uno scribacchino da due soldi, me ne farò una ragione. Ma non penso che un giudizio proveniente da chi usa certi epiteti valga poi molto.