
Manovra: la situazione in attesa del voto finale
Roma – L’ultima modifica della Manovra finanziaria vale 4,3 miliardi nel 2012. Stasera, alle ore 20.00, ci sarà il voto finale sul testo presentato ieri dal Cdm. E’ la quarta stesura del documento che sta cercando di tenere il passo con la crisi, nel tentativo disperato di garantire un recupero della fiducia nel sistema Italia. Ma la manovra sembra scontentare un po’ tutti: i consumatori, il commercio e perfino i più ricchi. Alcune delle ipotesi che erano state più volte avanzate, scartate poi nella Manovra di Ferragosto, adesso sembrano, invece, entrare in vigore.
Le ultime novità riguardano l’innalzamento dell’IVA al 21%, l’aumento dell’età pensionabile per le donne dal 2014 ed un contributo di solidarietà del 3% per i redditi superiori ai 300 mila euro. L’allineamento tra l’età di pensionamento nel settore pubblico e in quello privato, come si legge nella relazione tecnica, è previsto con la medesima gradualità (per completarsi a partire dal 2026) con seguenti passi di incremento a decorrere dal primo gennaio di ogni anno. La conferenza dei capigruppo ha stabilito l’inizio della discussione generale alle 12, alle 18 le dichiarazioni di voto in diretta, alle 19.15 la chiamata dei senatori per il voto finale attorno alle 20.00.
Grazie a queste modifiche il provvedimento impatterà positivamente sul deficit per 4,343 miliardi nel prossimo anno e 4,399 miliardi nel 2013 (anno in cui dovrà essere raggiunto il pareggio di bilancio). Nel 2011, invece, l’impatto sull’indebitamento netto sarà di 700 milioni e quasi tutto il gettito aggiuntivo arriverà comunque dall’aumento dell’Iva. Ci sarà poi anche l’accelerazione sul ddl costituzionale che introdurrà nella Carta la “regola d’oro” sul pareggio di bilancio e che attribuirà alle Regioni le competenze delle Province. Ddl che sarà approvato giovedì nel Consiglio dei ministri convocato per le 9.
Le misure introdotte dal Governo non possono non portare a delle reazioni contrastanti: alla generale indignazione del mondo del commercio e dell’agricoltura per l’aumento dell’IVA, si contrappone la buona reazione di Confindustria, che ha valutato positivamente la modifica e attende con ansia l’approvazione del decreto.
Nonostante la maggior parte degli italiani protestino contro misure giudicate ingiuste, il maxi sciopero generale della CGIL di ieri sembra non aver dato gli esiti sperati, anche se il sindacato continua a dare cifre che non combaciano con le altre fonti.
Redazione
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