Manovra da 30 miliardi. Fornero parla di sacrifici e si commuove

ROMA - «Il governo ha ricevuto il mandato per aiutare l’Italia ad uscire da una crisi gravissima. Abbiamo accumulato in decenni gravi squilibri e abbiamo adottato misure per ridurre subito i costi della politica». Questo è quanto ha introdotto il presidente del consiglio Mario Monti nel varare l’attesissima e delicata manovra finanziaria. «Per certi aspetti abbiamo da tirare la cinghia e per altri mettiamo subito in opera meccanismi per la crescita dell’Italia». «Non è nostro potere abolire le province nel decreto odierno – prosegue Monti – ma abbiamo eliminato le giunte provinciali e c’è una drastica riduzione nel numero dei consiglieri».

Il ministro del welfare Elsa Fornero è stata vittima di commozione durante la conferenza stampa di presentazione della manovra, mentre il ministro dello sviluppo Corrado Passera avvisa: «Abbiamo deciso un primo intervento fiscale per favorire chi mette capitale nell’azienda per crescere, consolidarsi e fare investimenti, attraverso una sigla che si chiama Ace: si risparmia fiscalmente il capitale che si mette nelle aziende». Passera, inoltre, annuncia che martedì prossimo ci sarà una riunione del Cipe e che grazie alle nuove regole sulla realizzazione delle infrastrutture varate oggi con la manovra si sbloccheranno progetti per decine di miliardi. A consolidare le decisioni prese, il viceministro all’economia, Vittorio Grilli, puntualizza che «le cifre globali della manovra rispecchiano in toto le richieste della Commissione Europea».

Nei dettagli, la bozza della manovra prevede le seguenti soluzioni.

Imposta municipale nel 2012: riguarda anche ”l’abitazione principale e le pertinenze della stessa”. L’aliquota ordinaria e’ dello 0,76%, mentre per l’abitazione principale è ridotta allo 0,4%. La soglia per la tracciabilità è fissata a 1.000 euro, mentre l’Irpef toccherà il 46% sopra i 75000 euro a decorrere dal primo gennaio al 31 dicembre 2014.

Il blocco della rivalutazione rispetto all’inflazione per le pensioni di importo superiore al minimo (467 euro) sarà valido per il 2012 e il 2013. Per le pensioni tra i 467 e i 935 euro ci sarà una rivalutazione del 50% rispetto all’inflazione. Le minime avranno la perequazione totale.

Dal primo gennaio 2013, poi, le aliquote Iva del 10 e del 21% sono incrementate di 2 punti percentuali. Dal gennaio 2014 scatta un ulteriore aumento di 0,5 punti. Si tratta di una clausola di salvaguardia che sostituisce il taglio lineare del 20% previsto nella precedente manovra per le agevolazioni fiscali. L’Inpdap e l’Enpals sono soppressi dalla data di entrata in vigore del decreto e le relative funzioni sono attribuite all’ Inps, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi degli Enti soppressi.

Scure della manovra sulle autorità indipendenti. Dalla Consob all’Antitrust è infatti previsto un calo del numero dei componenti, mentre si avvia la prescrizione anticipata delle lire in circolazione. Le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell’Erario con decorrenza immediata per essere riassegnate al Fondo ammortamento dei titoli di Stato.

Dal primo gennaio 2012 le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell’Inps sono incrementate di 0,3 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il livello del 22%. Sempre dal primo gennaio le aliquote contributive pensionistiche dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni iscritti alla relativa gestione autonoma dell’Inps sono rideterminate.

Le imprese potranno dedurre dall’Ires e dall’Irpef la quota di Irap ”relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato”. Il ministero dell’Economia ”fino al 30 giugno 2012 è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane, con scadenza da tre mesi fino a cinque anni, o a partire dal 1 gennaio 2012 a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite”.

I lavoratori autonomi andranno in pensione dal 2012 a 66 anni e sei mesi. Le lavoratrici autonome a 63 anni e sei mesi. Sono state assorbite nell’incremento le finestre mobili che per gli autonomi erano di 18 mesi. Per chi esce in pensione anticipata (quindi con almeno 42 anni e un mese di contributi se uomini) prima dei 63 anni di età dal 2012 avrà una penalizzazione sulla quota liquidata con il retributivo del 3% per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento prima dei 63 anni di età.

Arriva anche il superbollo per le auto di potenza superiore ai 170 chilowatt. L’addizionale erariale sarà “pari ad euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 170 chilowatt”.

Liberalizzalizzazione, infine, per i farmaci di fascia “C” che saranno venduti anche nelle parafarmacie. Nuove regole per l’apertura di nuove farmacie (il numero delle autorizzazioni sarà stabilito in modo che vi sia una farmacia ogni 4.000 abitanti).

Il presidente Monti ha infine espresso una sua considerazione sostenendo che «siamo di fronte a una alternativa tra la situazione attuale, con i sacrifici richiesti, e una situazione di uno Stato insolvente, di un euro distrutto magari per infamia dell’Italia».

Redazione

(Foto: ansa.it / politica24.it)

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Una risposta a Manovra da 30 miliardi. Fornero parla di sacrifici e si commuove

  1. avatar
    Gino De Pauli 05/12/2011 a 05:30

    Lettera Aperta al ministro Fornero ..
    e per conoscenza al popolo di Facebook….

    al 31 dicembre di quest’ anno compio 57 anni ho 39 anni e 7 mesi di contributi , ho iniziato a lavorare in gelateria in Germania il 2 febbraio del 1970 ..avevo 15 anni ( nato il 31-12-1954 ) fa’ fede il libretto dei versamenti fatti dal proprietario della gelateria un Cadorino di Venas di Cadore che mi faceva lavorare 7 giorni su 7 dalle ore 8 del mattino alle ore 01.00 del mattino dopo come puo’ ben immaginare
    il 10 agosto del 1970 … li ho salutati e me ne sono tornato a casa tra le mie amate montagne della Carnia ..perche’ le racconto tutto questo?…vorrei capire se si commuovera’….e se piangera’…pensando ad un adolescente lontano da casa in un paese straniero ..solo…e sfruttato ….le assicuro che ogni notte ricordo che piangevo dalla disperazione e dalla stanchezza….

    Ma veniamo al nocciolo…Entro il 30 settembre 2011 ho consegnato all’ I.N.P.S. di Padova la documentazione che certifica i requisiti per Lavoro Usurante ,..lascio volentieri un posto ad un ragazzo giovane , io sono ormai considerato un ” rottame ” …il giorno 14 novembre mi sono recato all’ I.N.P.S. di Padova per conoscere a che punto e’ arrivata la mia pratica , sentendomi rispondere che avrei dovuto ” prendere un’ appuntamento ” in un non meglio specificato martedi’…..bene ( quando potro’ parlarle a 4 occhi…perche’ so’ che Lei cosi’ sensibile,.. mi ricevera’ nel suo ufficio di Roma….le raccontero’ come ho fatto ad ottenere nel volgere di 30 secondi il PASS per parlare con la persona che si occupava dei Lavori Usuranti al II° Piano del Palazzo ) la persona mi ha riferito che ” DIPENDE TUTTO DA ROMA CHE I CONTEGGI LI FATE VOI , CHE E’ MATERIA NUOVA ETC.ETC.ETC. ” .

    Caro Signora Ministro la informo che a partire da oggi 05-12-2011 io cerchero’ in tutti i modi di essere ricevuto da Lei…mi fido solo di Lei e della Sua comprovata Sensibilita’ ed Onesta’ Intelettuale ..non voglio piu’ parlare con impiegati o altri soggetti ..ma solo con Lei,…sono sicuro che sapra’ farmi i conti nel volgere di un paio d’ ore in modo che io possa terminare il resto dei miei giorni o di quello che mi rimarra’ con la mia sudata PENSIONE ma GUADAGNATA ONESTAMENTE ..senza dovermi VERGOGNARE di essere stato un LAVORATOE PRECOCE …che a 15 anni per 7 mesi certificati ha DURAMENTE LAVORATO IN GERMANIA E PAGATO I PROPRI CONTRIBUTI.

    La prego di NON FARMI VERGOGNARE DI ESSERE STATO UN EMIGRANTE UN LAVORATORE PRECOCE CHE HA VERSATO I PROPRI CONTRIBUTI FIN DALLA TENERA ETA’ DI 15 ANNI, SOPRATUTTO NON MI FACCIA VERGOGNARE DI ESSERE UN ITALIANO.

    A presto Signora Ministro

    cordiali saluti

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