Lo scaffale dimenticato

charles bukowski

Charles Bukowski

Donne è il terzo romanzo scritto da Charles Bukowski e pubblicato nel 1978. L’universo femminile, come ampiamente chiarito dal titolo, è l’argomento principale attorno al quale ruotano le trecento pagine di questo volume. Scritto in prima persona, il romanzo ha come protagonista Henry “Hank” Chinaski, alter-ego dello stesso Bukowski. Non si tratta di una vera è propria autobiografia, ma come tutte le produzioni di Bukowski, ci troviamo di fronte ad una fiction dai tratti fortemente autobiografici. Il periodo nel quale il romanzo è ambientato è quello degli anni ‘70, quando Bukowski aveva cominciato ad avere successo come scrittore, abbandonando quindi il lavoro alle poste e potendo sopravvivere discretamente con quello che la letteratura era in grado di fargli guadagnare.

Con i soldi e con la notorietà arrivano immancabilmente le donne. Tante donne. Bukowski racconta il susseguirsi di relazioni amorose più o meno lunghe che ha avuto in quel periodo. Lo scrittore ci racconta con uno stile estremamente realista e senza peli sulla lingua i rapporti sessuali, i litigi, le riappacificazioni e le immancabili sbronze che hanno sempre accompagnato la sua esistenza. Dopotutto la sua vita non è stata altro che passare da un lavoro all’altro e poi, successivamente, scrivere, bere, andare alle corse dei cavalli e fare l’amore, sfogando le sue mai nascoste voglie sessuali con le innumerevoli donne che ha incontrato nella sua vita.

Questo romanzo è un collage di aneddoti ed impressioni e non presenta una vera e propria trama, ma un susseguirsi di relazioni amorose condite da litri di alcool e inframmezzate talvolta da qualche reading che il poeta, ormai famoso, sosteneva di fronte ai pubblici più disparati, peraltro spesso da ubriaco.

donne

Voi vi chiederete quali siano i motivi in grado di spingere il lettore a sorbirsi un romanzo di trecento pagine privo di una trama precisa, che presenta sempre gli stessi temi che si alternano ripetutamente. Il bello sta proprio qui: il modo in cui Bukowski descrive le donne e tutte le esperienze ad esse connesse; Il realismo estremo con il quale descrive i dettagli dei rapporti sessuali; i suoi brillanti aforismi sulle donne e sulla vita; la lucidità con la quale, nonostante tutto, riesce ad analizzare la natura umana, in particolare quella femminile; il modo con il quale alterna episodi goliardici, a volte grotteschi, a riflessioni decisamente più serie e malinconiche. Questi sono solo alcuni dei motivi che rendono Donne un manifesto assoluto della poetica di Bukowski. Da sottolineare anche la facilità di lettura di un romanzo strutturato in capitoli molto brevi, quasi fosse una raccolta di racconti legati da un unico filo conduttore.

Bukowski non ammette mezze misure: o lo si ama, o lo si odia. Se lo odiate, questo non sarà certo il romanzo che contribuirà a farvi cambiare idea. Se lo amate, allora leggetelo, perchè in queste trecento pagine troverete tutte le tematiche che stanno alla base della sua produzione letteraria.

Alberto Staiz

 

Foto || digilander.libero.it ; wikipedia.it

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