
Libia. Tobruk accusa: ‘Navi italiane sconfinate’. La Marina smentisce
Aggiunto da Chantal Cresta il 01/11/2015.
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Tags: acque territoriali, barconi, Libia, navi, tobruk
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#Libia, governo di #Tobruk avverte l’Italia: “Non esiteremo a proteggere nostra sovranità” https://t.co/co4KVs2F0s pic.twitter.com/tlhQRpoya5
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) 1 Novembre 2015
Tobruk (Libia) – Nervi tesi nella sede del governo libico di Tobruk. L’esecutivo post rivoluzione araba ha divulgato un comunicato ufficiale con il quale «condanna con fermezza» la violazione delle proprie acque territoriali.
La nota governativa è stata postata sulle pagine Facebook e Twitter dopo «l’ingresso ieri di tre navi da guerra italiane nei pressi delle coste di Bengasi, a Daryana», a circa 55 km a est della città.
La nota è perentoria: il governo libico di Tobruk avverte le autorità italiane che «non esiterà a ricorre a tutti i mezzi che gli consentono di proteggere le sue frontiere e la sua sovranità territoriale».
Inoltre, il governo del dopo-Gheddafi invita l’Italia a «rispettare i trattati firmati tra i due Paesi» e ricorda che «l’ingresso delle navi italiane» è «un atto contrario a tutti gli accordi internazionali ratificati dall’Onu».
Un incidente internazionale in corso, dunque, in piena regola. Peccato che le versioni dei due governi – libico ed italiano – divergano sensibilmente. Da una parte infatti, il capo di Stato maggiore libico Saqr Geroushi, ha reso noto che nella sera tra sabato e domenica l’aviazione libica si è rapidamente alzata in volo per monitorare l’attività delle tre navi italiane.
Dall’altra parte, la Marina italiana risponde che nessuna nave si è spinta in acque libiche e che il monito così acceso da parte di Tobruk cade in concomitanza con il voto del governo locale sulla proposta dell’inviato speciale Onu, Bernardino Leon. L’Onu vorrebbe in Libia un governo di unità nazionale tra Tripoli, Bengasi e Tobruk, organismo di difficile creazione.
Al momento, il governo di Tobruk è l’unico in Libia ad essere riconosciuto dalla comunità internazionale dopo la fine del regime di Gheddafi e, per quanto riguarda la questione immigrazione, ha più volte fatto sapere di non essere in grado di fermare gli scafisti. Ragione per cui, spesso navi italiane ed europee, solcando il Mediterraneo, si adoperano per scoraggiare le partenze dei barconi o recuperare gli immigrati.
Chantal Cresta
Foto || wikipedia.org