
L’Europa celebra la polio-free. Ora via il morbillo
Roma – Quasi al via la certificazione della Polio-free in Europa, uno degli argomenti principali della Settimana europea dell’Immunizzazione, che inizierà contemporaneamente nel mondo il prossimo 21 aprile. ‹‹Questo è un traguardo da celebrare – spiegano gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) europeo – perché illustra quanto un’altra copertura vaccinale può controllare la diffusione di una malattia››.
Per la prima volta da quest’anno i 54 i paesi che fanno parte della Regione Europa dell’Oms partecipano all’iniziativa con un unico obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica rendendola consapevole che con un piccolo sforzo si potrebbero ottenere gli stessi successi avuti in Europa 2 decenni fa con la vaccinazione. Un tema a cui l’Oms è molto attento e che ritiene sia fondamentale affrontare anche per debellare il morbillo entro il 2015.
Spiega Giovanni Rezza, epidemiologo dell’Istituto Superiore di Sanità, all’agenzia di stampa ANSA: ‹‹Per poter dichiarare eradicata una malattia deve essere stato sviluppato un vaccino efficace, non ci devono essere serbatoi animali e una zona non deve avere casi per almeno tre anni››. Inoltre, continua Rezza, ‹‹quello della polio è uno dei grandi successi ottenuti. Tutti ora si aspettano un risultato simile per il morbillo, per cui l’obiettivo è la sparizione nel 2015, ma siamo ben lontani dall’80% di copertura vaccinale considerata minima per una protezione efficace››.
Tuttavia, si diceva, i risultati raggiunti fino adesso sono incoraggianti. Per quanto riguarda la polio, oggi 8 milioni di persone che sarebbero paralizzate godono di buona salute mentre, nel mondo, il virus è stato eradicato al 99%. Spazzarlo via definitivamente è quanto desidera l’Oms che per la sua campgna di sensibilizzazione fa affidamento su testimonial d’eccezione come i giocatori del Barcellona, i quali in un promo invitano a ‹‹fare l’ultimo gol››.
Per il morbillo la situazione è diversa. Più lunga la strada ma soprattutto più difficile far percepire la malattia come un male grave. Essa infatti è comunemente ritenuta un malattia passeggera ma in realtà può causare pesanti complicazioni e in qualche caso anche la morte. In Europa, nel 2011, ci sono stati 9 morti e 7 mila ospedalizzazioni. Ecco perché il morbillo è attualmente oggetto di un vero e proprio “warning” in previsione degli Europei di calcio in estate.
Non è finita. Nella “lista nera” dell’Oms potrebbe presto entrare anche la meningite, malattia che secondo il Comitato contro la Meningite fa mille morti l’anno in Italia e per cui ci si auspica che la copertura vaccinale possa arrivare al 95%. ‹‹L’arrivo del vaccino contro il meningococco di tipo B, in aggiunta a quello già presente per il tipo C, potrebbe abbassare ulteriormente la mortalità di una malattia altamente letale – spiega ancora l’epidemiologo Rezza – anche l’immunizzazione contro lo pneumococco potrebbe dare ottimi risultati››.
L’Oms redarguisce i medici sulle loro responsabilità nei confronti dei pazienti: ‹‹Gli studi mostrano che gli operatori sanitari sono ancora considerati la fonte piu’ affidabile per le decisioni sulla salute, comprese le vaccinazioni››.
Chantal Cresta
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