Lele Mora in carcere per bancarotta fraudolenta
Roma – Ha trascorso la prima notte in carcere Lele Mora, arrestato ieri pomeriggio intorno alle 17 dalla Guardia di Finanza per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale. Il gip firmatario del provvedimento riferisce di un reale pericolo di fuga.
Il gip del tribunale di Milano che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare è Fabio Antezza, mentre titolari delle indagini sono i pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, grazie a cui è stato accertato il reato di bancarotta fraudolenta per più di otto milioni di euro.
Sotto esame è la società Lm Management, dichiarata fallita nelle scorse settimane dal tribunale di milano. Il fallimento della Lm Management è andato soprattutto in favore della Diana Immobiliare – società facilmente riconducibile a Mora e anch’essa dichiarata fallita – cui sono stati ceduti immobili per un valore di cinque milioni di euro, immobili poi “rimbalzati” alla Lm Management attraverso gli affitti.
Lele Mora è stato quindi messo in carcere visto il pericolo di fuga, possedendo diverse proprietà tra Milano e la Svizzera, dove l’agente dello spettacolo svolgerebbe la metà delle sue attività, come dichiarato dallo stesso Mora nel corso di un’intervista ripresa da Rai News.
Il gip riferisce anche del pericolo di inquinamento probatorio – definito di rilevante intensità – e di reiterazione del reato, oltre alla possibilità che Mora attinga alle sue risorse per fuggire all’estero.
Intanto i suoi legali sostengono che Mora abbia problemi di salute, ma che sarà comunque in grado di chiarire tutta la faccenda durane gli interrogatori a cui verrà sottoposto nei prossimi giorni.
Non dimentichiamo l’altra inchiesta che vede indagato Lele Mora – insieme a Nicole Minetti ed Emilio Fede – per favoreggiamento della prostituzione, il famoso caso Ruby, che coinvolge anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Francesca Penza
