Le piramidi della discordia

Giza. L’ultima delle sette meraviglie del mondo al centro di un vivace dibattito tra ufologi e scienziati: quando la fantascienza si oppone alla ragione

di Adriano Ferrarato

Le imponenti piramidi di Giza

Le imponenti piramidi di Giza

La Sfinge e le tre piramidi di Giza, il complesso funerario situato alla periferia de Il Cairo, in Egitto. Una necropoli straordinaria che è anche l’ultima delle sette meraviglie del mondo sopravvissuta fino ai nostri giorni, ammirata da scienziati, archeologi e turisti di tutto il mondo. Ma anche tanto amata dalla teorie degli ufologi e da una vasta letteratura che tenderebbe a dimostrare in proposito come la triplice costruzione racchiuda il segreto di un presunto collegamento tra l’antica civiltà degli egiziani ed una più misteriosa proveniente dallo spazio. Verità e menzogne che si sono rincorse e combattute negli anni, ma che concretamente non hanno mai dato prove inconfutabili ma solo ipotesi deboli se non addirittura troppo fantasiose.

In particolare, presso i più accaniti fan dell’esistenza di ET nella galassia circola un’idea abbastanza affascinante: per loro infatti questi immensi mausolei servirebbero come sorta di struttura-guida per le astronavi aliene. Come è noto infatti la disposizione degli incredibili monumenti dei faraoni Cheope (il più grande in dimensioni), Chefren e Micerino si allineano perfettamente, visti dal cielo, con la cintura astrale di Orione, tanto da destare stupore presso gli studiosi per la straordinaria precisione con cui gli egizi erano riusciti a realizzarle e posizionarle, non disponendo dei mezzi scientifici attuali per eseguire calcoli di così grande complessità e distanza.

Le piramidi rappresenterebbero così un canalizzatore di segnali capace di guidare le navicelle extraterrestri verso il pianeta terra esattamente allo stesso modo di una bussola. E a conferma di questo ci sarebbe anche di più: nell’enorme tomba di Cheope, monarca descritto dallo storico Erodoto, è presente un complesso reticolato di tunnel e passaggi segreti che permettono la diffusione dei suoni in ogni punto della struttura, sia fuori che dentro. Secondo lo scrittore ed esperto di lingue antiche Zecharia Sitchin, autore anche di moltissimi libri di fantascienza (come ad esempio “The lost book of Enki”), queste cavità erano proprio utilizzate per trasmettere radio segnali nell’atmosfera con apparecchiature di avanzato livello tecnologico.

Il perfetto allineamento con la cintura di Orione

Il perfetto allineamento con la cintura di Orione

Teorie sicuramente curiose e coinvolgenti. Che ben fanno pensare all’idea di un uomo che non vive da solo nell’universo e che spesso hanno trovato misteriose conferme perfino in testi provenienti dall’antichità come l’epopea di Gilgamesh, in cui si parla di visitatori giunti da altri mondi scambiati e trattati come divinità dagli uomini. E che hanno rimesso in discussione addirittura il periodo in cui si assisteva storicamente alla comparsa della civiltà d’Egitto. Gli ufologi sostengono infatti a gran voce la nascita di questo popolo anni e anni prima di ogni data ufficiale. Una rivoluzione totale che potrebbe riscrivere per intero le pagine dei libri di storia.

Ma proprio qui il raziocinio dei freddi amanti del calcolo scientifico si fa avanti e obietta con forza. La critica più grande che viene mossa è quella che la creazione e l’utilizzo della forma architettonica della piramide non venne fuori dal nulla e all’improvviso come proveniente da una cultura lontana anni luce, ma fu frutto di una lunga serie di esperimenti ed avanguardie tecniche che videro dare luce allo sviluppo della prima mastaba (piramide a gradoni) nel 2600 a.C. (si trattava della tomba del faraone Djoser) e che rivelarono successivamente anche numerosi maldestri tentativi di costruzione falliti.

La piramide rossa del faraone Snofru

La piramide rossa del faraone Snofru

Un ulteriore esempio di queste imprecisioni si riconosce nella storia del reggente della quarta dinastia Snofru, che fece erigere addirittura due sepolcri: uno a doppia pendenza, per via di alcune modifiche in corso d’opera durante gli imponenti lavori di realizzazione, l’altro di colore rosso, per via del diverso tipo di pietre usate.

E’difficile dire da che parte ci si dovrebbe schierare. La società di oggi ha trasformato l’umanità in veri e propri alieni che spesso di relazioni affettive conoscono ben poco: ritmi frenetici, caos, inquinamento, incredibile rapidità di spostamento e comunicazione. Un mondo dove la ragione e il senso pratico prevalgono su tutto e tutti. Ecco allora perché qualcuno cerca compagnia guardando verso il cielo infinito.

Foto: via ilreporter.com, reiki.info, iltempiodiermes.com

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