
Le donne del 2010? Istruite, longeve, meno fertili e un po’ depresse
Questa a grandi linee la conclusione del Rapporto 2010 della Commissione Europea sulla salute delle donne nei 27 Paesi membri e in Norvegia, Islanda e Liechtenstein
di Claudia Vallini
Le donne hanno un’aspettativa di vita più elevata degli uomini e le principali cause di mortalità femminile sono le malattie cardiovascolari e il cancro. Quello al polmone continua ad essere preponderante tra gli uomini, anche se si registra un forte aumento di giovani fumatrici. Con l’aumentare dell’età le donne mostrano maggiore predisposizione verso depressione e Alzheimer, e un forte aumento di casi di diabete e sovrappeso. Sono più istruite, anche se meno pagate degli uomini, si sposano e fanno figli (pochi) sempre più tardi.
ISTRUZIONE E OCCUPAZIONE – Dal rapporto risulta chiaramente che in Europa le donne che portano a termine gli studi sono più degli uomini. Emergono però delle differenze in termini di discipline studiate: le donne rappresentano infatti solo il 37% degli studenti di matematica, scienze e informatica e il 24% di ingegneria, materie che continuano a essere quindi considerate tipicamente maschili. In aumento anche il livello di occupazione femminile, anche se si assiste a forti differenze tra i vari Paesi: in Norvegia lavorano 74 donne su 100, in Italia 46.
La maternità è ancora un ostacolo all’occupazione, le donne senza figli trovano più facilmente lavoro, mentre per gli uomini questa difficoltà non sussiste.
Non solo, più spesso le donne sono impiegate part time, dovendosi dividere tra mille impegni familiari e di assistenza ai bambini e agli anziani della famiglia, soprattutto nei Paesi dove sono carenti o del tutto assenti servizi forniti dallo Stato a prezzi accessibili. Di conseguenza le donne hanno sovente contratti a termine e ricevono, a parità di lavoro, stipendi più bassi. Le donne si occupano di faccende domestiche e di assistenza ai membri della famiglia molto più degli uomini e questo dato si è registrato in modo particolare in Italia: in media 5 ore al giorno per le donne contro 1,13 per gli uomini.
CAUSE DI MORTALITA’ – Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità tra le donne europee in età avanzata. Alcuni fattori, come appunto l’età, la predisposizione genetica e i cambiamenti ormonali non sono modificabili, ma si potrebbe agire sulla prevenzione dell’obesità, dell’ipertensione, del tabagismo e sulla riduzione del colesterolo.
Anche il cancro rimane un nemico da combattere. Più diffuso è quello al seno, seguito da quello al colon retto. Buona notizia è che negli ultimi anni si è assistito ad una diminuzione delle morti, sia tra uomini che donne, grazie allo screening precoce e alle sempre migliori terapie. Da non sottovalutare anche il cancro al polmone che miete molte vittime in tutto il continente, soprattutto nel nord a causa di abitudini legate al fumo vecchie di almeno 20 o 30 anni, mentre oggi si assiste ad un aumento dei fumatori nell’Europa dell’est e meridionale e tra le giovani donne.
FERTILITA’ – Il tasso di fertilità dell’Unione è spaventosamente basso: 1,4%. Più elevato nei Paesi in cui gli Stati adottano politiche di sostegno alla famiglia. Le donne si avvicinano alla maternità superati i 30 anni e i decessi per complicanze derivanti dal parto sono in media molto diminuiti. Sono più alti in Slovenia, Romania e Repubblica Ceca, evidenziando ancora una volta il gap socio-economico presente tra gli Stati del nord Europa e quelli dell’est e del sud.
VIOLENZA – 1 donna su 4 è vittima di abusi sessuali, mentre tra il 6 e il 10% delle donne subisce violenza tra le mura domestiche. Questi dati non misurano in realtà l’ ampiezza del problema, perché solo una percentuale di donne tra il 5 e il 25% denuncia gli stupri alle forze dell’ordine, per vergogna e paura.
Le conseguenze di questi abusi vanno dalla diffusione di malattie a trasmissione sessuale, in aumento in questi ultimi anni, allo stress emotivo o alla sofferenza psicologica che possono portare al suicidio.
SOVRAPPESO E DIABETE – Sovrappeso e obesità sono in aumento in tutta Europa sia tra le donne che tra gli uomini. I Paesi con la più alta percentuale di donne obese sono Austria, Germania e Regno Unito, ma si registra una crescita in tutti gli Stati, e anche tra bambini e adolescenti. Il sovrappeso per le donne è associato al rischio di sviluppare diabete e in menopausa può essere causa di cancro al seno e all’endometrio, oltre che di artrite reumatoide. Nel 2007 vi erano in Europa 25 milioni di diabetici, cifra destinata ad aumentare nei prossimi anni.
SALUTE MENTALE – Disordini mentali di vario grado, come demenza, Alzheimer e depressione, sono più diffusi dopo i 65 anni di età e tra le donne, forse perché più soggette al diabete mellito che recenti studi indicano essere causa predisponente del declino mentale. Uno studio sui depressi over 50 ha evidenziato una prevalenza di casi in Francia , Spagna e Italia.
ALCOL – Il consumo pro capite di alcol è più elevato in Europa che in qualunque altra regione del mondo. Gli uomini bevono più delle donne, l’alcolismo è infatti poco diffuso tra il gentil sesso. Dato preoccupante che emerge è che un numero sempre maggiore di donne beve in gravidanza. L’abuso di alcol è associato a numerose malattie, disordini mentali e comportamentali, e può mettere a repentaglio anche la vita familiare e di relazione.
Il Rapporto non è che il primo passo per studiare come migliorare le condizioni di salute, fisiche e mentali, della popolazione femminile in Europa, e un monito ai vari Stati membri di adottare misure, sia a livello di accesso alla salute, che di servizi sociali a sostegno della famiglia, per migliorare la qualità della vita dei propri abitanti. E’ anche auspicabile una maggiore presa di coscienza da parte della società civile di quanto l’apporto femminile sia indispensabile e di quanto ancora ci sia da fare per raggiungere una vera parità.