
La replica alle proposte Pd: e Grillo attacca i media
La risposta grillina alle proposte programmatiche del Pd non s’è fatta attendere. Affidata al web come è solito fare il partito del guru Beppe Grillo, la replica non è scritta da Grillo o da Casaleggio e neppure da un neo-eletto, ma è ben visibile nella home del blog. Un segnale che ci indica chiaramente la linea ufficiale del partito.
«pdl e pdmenoelle hanno più punti programmatici in comune tra loro:
1) entrambi vogliono la TAV
2) entrambi sono per il MES
3) entrambi per il Fiscal Compact
4) entrambi per il pareggio di bilancio
5) entrambi per le “missioni di pace”
6) entrambi per l’acquisto degli F-35
7) entrambi per lo smantellamento dell’art.18
8 ) entrambi per la perdita della sovranità monetaria
9) entrambi per il finanziamento della scuola privata
10) entrambi per i rimborsi elettorali
Quanti punti programmatici comuni ho trovato così su due piedi??? DIECI. Ne hanno più loro che quello che afferma Bersani con il M5S (lui dice 8). Non per niente hanno governato per un anno e più insieme
Ernesto»
Se Bersani sperava di sfondare il fronte grillino con la sua offerta, questa è quanto sta raccogliendo. Ma il leader del Pd ha rispedito al mittente questa versione provocatoria dell’approccio politico e ha replicato, anche lui in rete.
Il tweet è stato pubblicato con l’account ufficiale del Partito democratico: «Blog @beppe_grillo pubblica falsità su posizioni Pd.Un modo per scappare.Ecco le nostre proposte: su queste cosa dite?». Segue il link alla pagina web del sito democratico che presenta le proposte programmatiche per un governo Bersani che potrebbero trovare favorevoli anche gli onorevoli grillini. Proposte che, ad ora, non hanno una risposta.
Mai come in questi giorni il dibattito politico s’è spostato sul web; l’attacco di stamattina ai mezzi di comunicazione, a opera di Grillo con un post del suo blog, ripercorre definizioni già sentite («l’accanimento delle televisioni nei confronti del M5S ha raggiunto limiti mai visti nella storia repubblicana, è qualcosa di sconvolgente, di morboso, di malato, di mostruoso») ma che ancora risultano offensive per chi fa questo lavoro con correttezza e onestà. La trattazione dei temi politici si sta sempre più riducendo a una questione di pagine web, riassumibili spesso in 140 caratteri. Un rischio di impoverimento drammatico dagli sviluppi difficili da prevedere.
L’assenza di chiarezza travolge anche il sistema istituzionale; le prime consultazioni sono fissate per il 19 marzo, quando le Camere avranno ormai avviato i lavori. Fino ad allora sarà molto difficile comprendere quali sono davvero le possibilità del paese di avere un governo stabile e con quale maggioranza si presenterà alle Camere.
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio