‘La luna allo zoo’: il valore supremo del fallimento nel nuovo romanzo di Roberto Addeo

È in libreria 'La luna allo zoo', il nuovo romanzo di Roberto Addeo. Tra anime alla deriva e continui errori esistenziali si nasconde il vero senso del tutto

1Vivere di fallimenti e permanere ai margini tanto dell’esistenza universale quanto di se stessi. Mantenere in eterno la dignità del provarci senza mai riuscire, consapevoli della propria inadeguatezza ma forti di una rara perseveranza nell’agire sbagliando. Evidentemente si può, stando a quello che esprime (e al modo in cui lo fa) Roberto Addeo nel suo secondo romanzo La luna allo zoo (Il Seme Bianco edizioni).

Queste e molte altre sono le tematiche basilari che costruiscono i pilastri portanti di un’opera breve ma intensa e, soprattutto, estremamente lucida anche se disincantata nel suo rendersi successione di pensieri, opinioni e percezioni di un ragazzo smarrito ma capace di lottare quotidianamente per riservarsi un piccolo posto nel mondo.

TRA POESIA E CRUDA REALTÀ - Quello che Addeo (classe 1982) costruisce passo dopo passo in un’opera struggentemente poetica – ma raramente così reale e veritiera – è una successione non continuativa ma tutt’altro che casuale di spunti autobiografici che si trasformano gradualmente in affreschi di vita quotidiana crudeli e avvilenti ma – grazie alla ineccepibile personalità del protagonista – intrisi di una velata e sottile ironia in grado di tramutare perfettamente il negativo in speranza di resurrezione. Forte di continui errori (anche molto gravi) e convinzioni controproducenti nei confronti di un’inevitabile arresa al cospetto di squallori esistenziali disumani, il protagonista errante di Addeo lotterà per trovare la forza di rialzarsi ad ogni scossone per sperare di giungere, finalmente, ad una sorta di tregua pressappoco definitiva, per quanto apparente. La sua unica arma sarà la potenza ineguagliabile della scrittura in qualità di esempio supremo di come basti poco, all’essere umano, per essere veramente felice.

Roberto Addeo

Roberto Addeo

PICCOLE TRAGEDIE QUOTIDIANE – In una Bologna tumefatta e frammentata tra possibilità effettive e desideri per molti versi irrealizzabili (città in cui lo scrittore ha realmente vissuto per diversi anni), Addeo colloca il suo protagonista nel cuore di piccole tragedie quotidiane intrise di pulsioni amorose e interminabili insicurezze che il ragazzo affronta cercando continuamente forza in un pur minimo barlume di bellezza e poesia.

Vagabondando tra le viscere di una giovane esistenza priva di sbocchi e dal futuro più che incerto, il semi-alter-ego di Addeo indugia tra le braccia di un destino avverso limitandosi a maledire, sognare e sbagliare nel perenne tentativo di trovare la propria dimensione tra lavori saltuari e tentativi di scrivere un romanzo. Tra un rapporto occasionale e l’altro con donne che non ama, finte amicizie con persone che non apprezza, costrizioni lavorative tutt’altro che gradevoli ed escursioni felicemente aggrappate al collo di una bottiglia, il giovane prosegue lungo una strada senza uscite con la sola forza di una malinconia eternamente in bilico tra rassegnazione e desiderio di rivalsa individuale.

Roberto Addeo

Roberto Addeo

NON IL SOLITO ROMANZETTO – Il ritrovarsi arenati in un’esistenza ben lontana da quella desiderata è argomentazione fin troppo abusata da una letteratura (non solo) nostrana (e non solo) contemporanea sempre più dedita all’instaurazione semantica di un certo pietismo a buon mercato buono per vendere due copie in più a individui dal carattere docile o comunque non malleabile da istinti di rivoluzione sociale, culturale o anche solo interiore. A questo pietismo, troppo spesso, si unisce una corposa dose di ottimismo da lieto fine in grado unicamente di permettere ad autori e fruitori di non accollarsi il fardello di una qualsivoglia resa dei conti con specifici aspetti dell’esistenza quotidiana perennemente emarginati per paura o desiderio di mantenere lucida la propria mentalità ottimista e ipoteticamente lungimirante.

Mettendo nero su bianco quanto contenuto in La luna allo zoo, Addeo si assume tutti i meriti insiti nel fallimento progettando una visione esistenziale tetra, oscura, plumblea eppure condivisibile se dotati di apposito bagaglio culturale ed emotivo. Fallimento, in tal caso, è perfetto sinonimo di pura personalità e atroce sincerità nella descrizione della più profonda realtà dei fatti, tanto da erigersi a colonna portante della più vera rivoluzione concettuale attuabile contro la (per certi aspetti) sciatta quotidianità dell’epoca attuale. Anche per questo ad Addeo va un plauso. Il saper coniugare ironia bukowskiana, riflessioni spaziotemporali proustiane e spiritualismi siddhartiani con spiragli di visioni apocalittiche celiniane non è qualità comune a molti nomi prezzolati sprigionati da editori quotabili in borsa.

La luna allo zoo
di Roberto Addeo
Genere: Narrativa
Edizioni Il Seme Bianco
Pagine: 100

Stefano Gallone

@SteGallone

Share and Enjoy

  • Facebook
  • Twitter
  • Delicious
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Add to favorites
  • Email
  • RSS

Ti è piaciuto questo articolo? Fallo sapere ai tuoi amici

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

 
Per inserire codice HTML inserirlo tra i tags [code][/code] .

I coupon di Wakeupnews