La domenica nel pallone: la Roma sogna, il Napoli stecca
ROMA – In attesa dell’importante posticipo di questa sera tra l’Inter di Mazzarri e la Fiorentina di Montella, la quinta giornata del campionato ha emesso alcuni significativi verdetti. In testa c’è una sola squadra al comando: i gol di Benatia e Gervinho alla Sampdoria consentono alla Roma di restare a punteggio pieno e di battere il record del club di vittorie consecutive ad inizio campionato. Contro i blucerchiati i giallorossi confermano il loro momento di grazia e una maturità semplicemente utopica solo fino a qualche mese fa. E’ ancora presto per dare sentenze definitive, ma la squadra di Garcia sta stupendo per come riesce a gestire le partite: Totti (ieri partito dalla panchina) e compagni sanno aspettare il momento giusto per colpire, prendendo in mano le redini del gioco nell’esatto momento in cui diventa percepibile un calo degli avversari. In tutti i primi 5 match della stagione il copione è stato sempre lo stesso: un primo tempo di studio con pochi rischi, poi dopo l’intervallo una pressione offensiva in costante aumento fino al guizzo vincente di uno dei tanti grandi giocatori a disposizione del tecnico francese.
Benatia esulta (da liquida.it)
Ieri è stata la volta di Benatia, che a parte il gol sta impressionando per la sua personalità nel dirigere il pacchetto arretrato. Un solo gol subito fino ad oggi: questo dato è significativo riguardo alla compattezza della squadra e dà l’idea di quanto questa squadra si quadrata, aiutata in mezzo al campo da un De Rossi in crescita costante e uno Strootman che sta dimostrando di essere l’uomo giusto al posto giusto. E’ ancora presto per dare sentenze definitive, ma questa Roma sta stupendo tutti e sta prendendo consapevolezza della sua forza partita dopo partita, con il suo giocare da grande squadra, con pochi fronzoli e grande equilibrio. La vera incognita, come è sempre necessario sottolineare quando si parla dei giallorossi, è rappresentato dall’umoralità di un ambiente non abituato a vincere.
STECCA – Lo stesso problema potrebbe farsi sentire dalle parti di Napoli, soprattutto dopo la prima vera ‘stecca’ stagionale della squadra di Benitez che nel più classico dei testa coda in casa con il Sassuolo non va oltre un pareggio che significa la perdita del primo posto in classifica. Il tecnico spagnolo ha forse esagerato con il turnover: in Italia più che negli altri campionati anche partite come quella contro l’ultima in classifica possono recare importanti insidie, e il gol di Zaza in questo senso potrebbe essere salutare per il futuro nei confronti di un ambiente che, come quello romano, è troppo portato ad entusiasmarsi prematuramente. Ieri sera si è fatta sentire in particolare l’assenza in mezzo al campo di Behrami, vero equilibratore di una formazione un po’ troppo sbilanciata in avanti.
SVISTA – Al ‘Bentegodi’ la Juventus ottiene un’importante vittoria in rimonta, resa possibile però anche da un errore del guardalinee che fa annullare un gol regolarissimo del Chievo realizzato da Paloschi. Resta la buona prova di carattere dei bianconeri, che rispetto alle scorse stagioni, tuttavia, sono meno convincenti.
FINALE THRILLING – A Bologna il Milan di Allegri recupera il doppio svantaggio nei minuti finali, dando ulteriore prova del grande carattere che la scorsa stagione ha portato i rossoneri ad una rimonta in classifica impensabile dopo le prime giornate. Senza Balotelli è dura, ma l’impressione è che anche quest’anno il Milan venderà cara la pelle.
LE ALTRE – Ricca di gol (bellissimo quello di Denis) la sfida di Parma, che ha visto i padroni di casa di Donadoni battere l’Atalanta. A Roma la Lazio rialza la testa dopo il derby, battendo un Catania in sempre più evidente crisi di identità. Torino e Verona si dividono la posta in palio, così come Livorno e Cagliari.
Andrea Corti
