L’ Alzheimer è contagioso. Lo studio choc di Nature

Uno studio scientifico inglese accusa il trattamento con ormoni della crescita provenienti da cadavere come artefice della contrazione di Alzheimer da parte di persone sane

Secondo uno studio londinese, l'Alzheimer può essere contagioso (actualidad.rt.com)

Secondo uno studio londinese, l’Alzheimer può essere contagioso (actualidad.rt.com)

L’ Alzheimer potrebbe essere trasmesso per contagio da paziente a paziente attraverso alcune procedure mediche. È questa la sentenza risultante da uno studio scientifico inglese le cui procedure sono state spiegate sulla rivista scientifica Nature. Lo studio si è basato su otto soggetti deceduti relativamente giovani (dai 36 ai 51 anni), focalizzando l’attenzione sulla placca beta-amiloide nella materia grigia e nelle pareti dei vasi sanguigni (condizione principale dell’Alzheimer), nonché sull’angiopatia amiloide cerebrale dei cervelli delle persone analizzate. Come risultato, si è notato che questi soggetti avevano contratto la malattia di Creutzfeldt-Jakob dopo un trattamento con ormone della crescita contaminato da prioni (virus patogeni di natura proteica).

Nai casi esaminati, le persone avevano contratto l'Alzheimer dopo un trattamento con ormone della crescita contaminato da prioni (meteoweb.eu)

Nai casi esaminati, le persone avevano contratto l’Alzheimer dopo un trattamento con ormone della crescita contaminato da prioni (meteoweb.eu)

LO STUDIO – Lo studio di questi otto pazienti, da parte del dell’University College London, ha suggerito che il principale responsabile delle placche amiloidi cerebrali che provocano l’Alzheimer, il peptite beta-amiloide, può essere trasmesso attraverso determinate procedure mediche. Specialmente in Inghilterra, oltre mille persone di bassa satura sono state trattate con l’utilizzo dell’ormone della crescita umano procurato per estrazione dalla ghiandola pituitaria di alcuni cadaveri contaminati, però, da prioni. Dei trattamenti somministrati dal 1958 al 1985, entro il 2000 ben 38 persone avevano sviluppato la malattia in seguito al trattamento da ormone della crescita proveniente da cadaveri.

Persone sane possono correre il rischio di contrarre l'Alzheimer (terninrete.it)

Persone sane possono correre il rischio di contrarre l’Alzheimer (terninrete.it)

IL TRATTAMENTO COLPEVOLEDal 2012 sono circa 450 i casi di sindrome di Creutzfeldt-Jakob derivanti da simili trattamenti. Nelle otto persone analizzate da John Collinge, Sebastian Brandner e altri colleghi londinesi, emerge che sulla metà di essi avevano contratto l’Alzheimer malgrado si trattasse di una malattia per loro assolutamente rara, considerando l’età di ognuno. In più, nessuno di questi presentava mutazioni relative ad un’eventuale insorgenza precoce della malattia. Esaminando, poi, altre 116 persone affette da altre malattie da prioni ma curate senza l’uso di ormoni della crescita, gli scienziati hanno notato che quelle persone non presentavano tracce direttamente riferibili al rischio Alzheimer.

BISOGNA SAPERNE DI PIU’ – Lo studio, dunque, suggerisce che persone sane esposte ad un trattamento con ormoni della crescita provenienti da cadavere possono correre il rischio di contrarre l’Alzheimer. Si rendono necessarie, di conseguenza, ulteriori ricerche per meglio comprendere i meccanismi di tale processo più nello specifico.

Foto: meteoweb.eu / terninrete.it / actualidad.rt.com

Stefano Gallone

@SteGallone

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