Italia-Irlanda: turnover per vincere e convincere. E Insigne?
Antonio Conte non pensa alla Spagna, l'obiettivo ora è battere l'Irlanda. Il turnover ci sarà, anche se per Lorenzo Insigne si prospetta un'altra serata in panchina
Italia-Irlanda, Conte cambia i giocatori ma non la voglia di vincere. Ancora panchina per Lorenzo Insigne, ormai oggetto misterioso della spedizione azzurra (foto: napoli10.com)
Turnover si, distrarsi mai. Durante la conferenza stampa di oggi, Antonio Conte è stato categorico: questa non è una vigilia rilassata, almeno non per lui. Il passaggio del turno, con primato annesso, non cambia l’approccio alla partita, così come non deve fa pensare ad una scampagnata il corposo turnover che la squadra opererà per affrontare l‘Irlanda stasera. Insomma, Conte vuole continuare a vincere, perchè sa bene che sono i piccoli passi falsi a rovinare un ambiente sereno costruito con fatica. «Al mio paese si dice ‘come ti alzano, così ti abbassano’», ripete per spiegare meglio il concetto.
TURNOVER SI, IMPEGNO ANCHE – Non si sbottona troppo sui giocatori che cambieranno rispetto all’ultima partita contro la Svezia- «saranno da sette a nove – dice – fate una media», ma la parola d’ordine è sempre una: impegno. E ha ragione. Intanto perchè i giocatori che andranno in campo stasera hanno accumulato meno minuti degli altri, e così la partita contro l’Irlanda, sarà un modo per farsi vedere dal ct. Secondo poi, perchè vincere aiuta a vincere - e non è solo un modo di dire – e portare a casa i tre punti grazie alle c.d. “seconde linee”, contro una squadra che stasera lotterà con le unghie e con i denti, porterà a un livello superiore l’asticella dell’autostima. Terzo ed ultimo, vincendo gli azzurri manderebbero un segnale alla Spagna, prossima avversaria per gli ottavi di finale, consapevole a quel punto che l’Italia ha, non undici, ma ventitré giocatori pronti a scendere in campo per lottare fino all’ultimo. Stasera, intanto, è probabile che dall’inizio partirà Sirigu tra i pali, con Barzargli, Bonucci e Ogbonna in difesa. Gli esterni probabilmente saranno De Sciglio, a sinistra, e Bernardeschi, a destra, mentre al centro agiranno Sturaro, Thiago Motta e Florenzi. In attacco ritroveremo Zaza e Immobile, entrambi molto convincenti negli scampoli di partita concessogli in precedenza.
ITALIA-IRLANDA: E INSIGNE? – La domanda, obiettivamente sorge spontanea? E Lorenzo Insigne? Che ha fatto di male per non partire titolare neanche stasera? Ci sono problemi con Conte? Probabilmente, niente di tutto questo, il problema semmai sembra essere puramente tattico. Lo avevamo già riportato in un articolo pubblicato all’indomani delle convocazioni, tutte le scelte di Conte sono state fatte tenendo il 3-5-2 come unica stella polare. Ecco, tutte tranne una, indovinate quale? Esatto. Perchè Insigne tecnicamente è forse l’attaccante – se non il giocatore – più completo della spedizione azzurra, e la stagione appena conclusa lo ha consacrato come un attaccante dalle mille qualità, ma che tuttavia non sembra avere quel quid che invece Conte sembra vedere, e fino ad ora il mister ha avuto ragione, in Zaza e Eder. Probabilmente perchè Insigne non è una vera seconda punta. Ama partire largo, palla al piede, per poi cercare lo spazio per rientrare e calciar,e mentre per quel ruolo Conte vuole un giocatore che spezza le linee nemiche, che attacca lo spazio, e sopratutto che non disdegna di fare legna quando il pallone è tra i piedi dell’avversario. Ma allora, detto in tutta sincerità, e traducendo l’analogo sfogo dello spagnolo Pedro, Insigne in Francia che ci sta a fare? C’è perchè il suo momento arriverà. Perchè non tutte le partite si possono risolvere con grinta e spirito di abnegazione. A volte serve la giocata, l’invenzione, il tiro a giro sotto l’incrocio, il bianconiglio che esce dal cilindro e ti accompagna nelle meraviglie del turno successivo. E a quel punto Conte sa bene che dovrà modificare leggermente il sacro schema. Ma il risultato, c’è da crederci, potrebbe essere….”Magnifico”
Carlo Perigli
