
Intervista a Gabrio Gentilini, protagonista del musical La febbre del sabato sera
Milano - Abbiamo posto 6 domande a Gabrio Gentilini, il Tony Manero del musical la Febbre del sabato sera, in programma in questo mese al teatro Nazionale di Milano.
A 24 anni ti ritrovi protagonista di un musical di successo e che richiama una storia conosciuta a livello mondiale: come è cambiata la tua vita?
In realtà non è tanto cambiata la mia vita, o meglio, lo stile con cui la conduco. Le responsabilità sul lavoro, il modo di guardare al futuro, a cose e persone in generale, quello si è modificato tanto. Ora mi sento più centrato come persona, più formato e arricchito umanamente, ma continuo a condurre una vita semplice, come prima, con l’unica differenza che mi capita di dover raccontare e condividere le mie impressioni o esperienze pubblicamente, e leggere, vedere o sentir parlare di me su giornali e in tv. So che fa parte del gioco: adesso va così e domani potrebbe essere diverso.
Come si sono svolte le selezioni e cosa hai provato subito prima dell’ultimo casting e immediatamente dopo?
Son state fatte tre selezioni, di cui la prima fu a Roma. In seguito ci furono due lunghe sessioni di due giorni ciascuna a Milano, al Teatro Nazionale, e furono davvero dure perché comprendevano tantissima danza ovviamente, ma anche tanto canto, recitazione e improvvisazioni, dal mattino alla sera a ritmo serrato. Io ero pronto a tutto, seppur stanco e provato da viaggi ed altri lavori, ma ci credevo e credevo in me stesso. Nonostante dubbi e ansie, sentivo che ce l’avrei fatta, che ero destinato a questo ruolo.
Hai mai tentato di entrare in un talent show e cosa ne pensi?
Anni fa feci, prima di iniziare il mio percorso di studi artistici, il provino per “Amici” e in seguito anche per Xfactor, in entrambi i casi senza passare neanche le prime selezioni visto che non ci credevo e non lo volevo abbastanza. Devo ammettere che mi piacciono i talent quando danno spazio al talento, mentre se eccedono in polemiche e litigi diventano qualcosa lontano dal mio gusto.
Com’è la tua giornata nei giorni in cui sei sul palco? E il rapporto con gli altri attori del musical?
Mi sveglio tardi attorno alle 11, mangio, mi rilasso, sistemo o faccio le faccende di casa, e poi se ho degli impegni sbrigo quelli. Mi capita di incontrare qualche amico, oppure vado a lezione di canto, palestra, e poi in teatro, dove, dopo esser passato sotto le mani del reparto parrucco che mi fa i capelli alla Manero Style, raggiungo i miei colleghi in sala prove per il riscaldamento. Il riscaldamento è un momento importante in cui ci ritroviamo e raccogliamo le energie per affrontare lo show. Voglio sottolineare quanto io mi senta fortunato dal momento che questo è un cast ricco di talento ed in cui gira una bella luce. Io cerco di regalarmi al meglio con ognuno di loro, dando il massimo fuori e sulla scena, e devo dire che l’affetto è ricambiato.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Al momento non ne ho, sono molto concentrato su questo spettacolo. Sicuramente cercherò di far parte di altri progetti teatrali e musicali, ma dal momento che recitare è una forte passione connaturata in me lavorerò anche per far cinema. Il tipo di verità che è richiesta per affrontare un lavoro con la telecamera è una sfida che mi attrae troppo e che voglio affrontare assolutamente.
Sei giovane ma il tuo curriculum è ricco di tante esperienze: quale consiglio daresti ad un giovane che vorrebbe entrare nel mondo dello spettacolo?
Se è questo il tuo sogno, la tua vera vocazione, vai e non ti fermare. Se è davvero ciò che ti rende speciale e ti permette di regalare il meglio di te agli altri, allora non demordere mai, non ascoltare chi ti dice che non ce la puoi fare o che è troppo dura, ma chiedi piuttosto consiglio a chi ce l’ha già fatta. Studia, applicati e aggiornati più che puoi, e soprattutto innamorati di te stesso.
Marco Papetti
Sapete che nel cast entrerà un vip? Chissà chi sarà!
Secondo me Serena Autieri!!