
Inter e Juve non si fanno male. Lazio capolista. Napoli in paradiso, Roma e Fiorentina all’inferno
Il big match della sesta giornata termina senza reti. Juventus e Inter si dividono la posta in palio. Felice del risultato serale è la Lazio, che ha sconfitto il Brescia e si porta in vetta. Il Napoli affonda la Roma e raggiunge il Milan in classifica, mentre la Fiorentina si fa battere in casa dal Palermo
di Marco Frattino
MILANO – Termina a reti inviolate il posticipo della sesta giornata di Serie A. Inter e Juventus creano molto in fase offensiva, ma non riescono a concretizzare le occasioni da rete.
Rafa Benitez lancia gli stessi undici che in settimana hanno disintegrato il Werder Brema in coppa, schierando il 4-2-3-1 di Mourinhiana memoria con Coutinho dal 1’ e lasciando Milito in panchina.
Gigi Delneri, invece, lancia il tandem offensivo Quagliarella – Iaquinta, scelta quasi obbligata visto il forfait di Amauri, che si accomoda addirittura in tribuna. Mentre a centrocampo la novità è l’esclusione di Pepe, con Marchisio schierato sulla fascia sinistra.
Poco prima dell’inizio scoppia, tra le file nerazzurre, la grana Muntari. Il centrocampista ghanese, mandato in tribuna da Benitez, decide addirittura di lasciare lo stadio. Contrariato per la decisione del tecnico, anche se l’Inter minimizza e spiega che, se ci sono 20 convocati, due devono andare per forza in tribuna. Uno è il terzo portiere Orlandoni, e questa volta l’ultimo “nominato” era stato Muntari. La scelta è stata recepita dal calciatore, ma lui ha preferito andare a casa piuttosto che restare a guardare i suoi compagni affrontare la Juventus. Mentre in tribuna si segnala la presenza dell’ex Balotelli, convalescente dall’operazione al menisco.
Parte bene l’Inter, soprattutto grazie a Eto’o, che Chiellini e Bonucci stentano a contenere. La prima grande occasione, però, è della squadra di Del Neri. Al 23° Krasic sfonda a destra e lascia partire un bel diagonale, su cui Julio Cesar riesce a deviare ma per una questione di centimetri non riesce ad intervenire Iaquinta a due passi dalla porta. Al 30° l’Inter è obbligata ad effettuare il primo cambio: Biabiany si fa male e viene sostituito con Milito. Benitez ridisegna l’assetto offensivo, spostando Eto’o al posto del giovane francese e schierando Milito al centro dell’attacco. Dopo un minuto segna la Juve, ma l’arbitro fischia un giusto fuorigioco a Iaquinta, che aveva sfruttato un ottimo assist del solito Krasic. Sul finire del primo tempo si rivede l’Inter con un bel tiro di Cambiasso dal limite e soprattutto con le accelerazioni di Eto’o. C’è anche tempo per un tocco di Milito che per poco non beffa Storari.
Nella ripresa l’Inter si ripresenta in campo con Santon al posto di Cordoba, mentre la Juve risponde con Motta che sostituisce De Ceglie. Per i bianconeri si accende la luce quando parte Krasic: Julio Cesar para un gran tiro del serbo. Mentre l’Inter si fa pericolosa con il solito Eto’o. Al 20° Delneri inserisce Del Piero per Iaquinta. Ma un minuto dopo è l’Inter che va vicina al goal con Maicon, che di testa, sugli sviluppi di una punizione di Sneijder, non riesce ad infilare Storari. Risponde la Juve con Quagliarella che riesce a sbagliare a tu per tu con il portiere nerazzurro. Milito si divora il vantaggio al 32′: Cambiasso lo pesca solo in area, l’attaccante stoppa alla perfezione il pallone ma il suo piatto destro in diagonale finisce incredibilmente a lato. A questo punto a prevalere è la stanchezza, e le squadre si accontentano di un pareggio tutto sommato giusto.
Nello scontro più atteso del pomeriggio, un grande Napoli batte la Roma e si porta tra i primi posti in classifica, alle spalle della Lazio. Al San Paolo, gli azzurri riescono in un colpo solo a sfatare due tabù: ottengono la prima vittoria casalinga, che mancava in campionato dallo scorso 9 maggio (2-0 all’Atalanta con doppietta dell’ ex Quagliarella), e battere tra le mura amiche la Roma dopo 13 anni (l’ultimo successo era datato 1997, con rete di Nicola Caccia).
Preoccupato dallo schieramento del Napoli, Ranieri manda in campo i suoi con un inedito 3-4-1-2, inserendo Cicinho e Riise come esterni di centrocampo con compiti difensivi in fase di non possesso. Il risultato è tutt’altro che esaltante. La partita, nel primo tempo, è abbastanza bloccata. Nonostante ciò, il Napoli si rende più pericoloso in fase offensiva con veloci cambi di gioco, riuscendo a mettere Dossena (per ben due volte) e Hamsik in condizione di battere a rete da buona posizione.
Nel primo quarto d’ora della ripresa, la Roma sembra più spumeggiante, anche se non riesce a creare occasioni particolari. Questo porta la squadra giallorossa a sbilanciarsi e creare varchi per gli uomini di Mazzarri, che alzano i ritmi del gioco. Nel frattempo, si mette in moto Lavezzi, creando grattacapi alla retroguardia giallorossa. Cavani si presenta tutto solo al cospetto di Lobont, ma il bomber uruguagio non riesce a capitalizzare la ghiotta occasione da rete. Ma è solo il preludio al goal. La Roma capitola al 71° quando l’ennesima incursione di Dossena prende alla sprovvista la difesa della Roma, il centrocampista del Napoli serve Hamsik al centro dell’aria che spara addosso a Lobont, ma l’estremo difensore riesce solo a deviare e la palla finisce in rete. Come spesso è capitato negli ultimi tempi, i giallorossi crollano psicologicamente lasciando il completo dominio del gioco agli avversari. Il Napoli ne approfitta con Campagnaro che dalla destra mette un cross al centro con il pallone che carambola in rete dopo le deviazioni di Burdisso e Juan. Finisce praticamente qui il match. Il Napoli vince 2-0 e si porta a ridosso del primato.
Negli altri match di oggi, la Lazio batte per 1-0 il Brescia grazie a un goal allo scadere del primo tempo di Mauri, portandosi in testa alla classifica con 13 punti. La sfida tra le “promesse incompiute” Fiorentina e Palermo vede trionfare i siciliani, che espugnano il “Franchi” per 2 reti a 1 in virtù delle reti di Ilicic (che emula l’eurogoal di Pirlo contro il Parma dell’altra sera) e Pastore per i rosanero e di Gilardino per i viola, con il giovane serbo Ljajic si fa parare da Sirigu il rigore del possibile pareggio, rendendo sempre più traballante il posto del tecnico, suo connazionale, Mihajlovic. Il Genoa si sbarazza del Bari vincendo per 2-1 con reti di Palacio, pareggio pugliese grazie a Barreto su penalty e goal vittoria per i rossoblù di Toni, arrivato al 95°. Terminano in parità Chievo Verona-Cagliari (0-0) e Bologna-Sampdoria (1-1, con l’autorete di Portanova in favore dei blucerchiati e pareggio rossoblù del greco Britos). Mentre nel lunch match delle 12.30, il Lecce riesce a prevalere sul Catania grazie a una rete di Corvia.
La classifica:
1) | Lazio | 13 punti | 11) | Lecce | 8 | |
2) | Inter | 11 | 12) | Palermo | 8 | |
3) | Milan | 11 | 13) | Bologna | 7 | |
4) | Napoli | 11 | 14) | Cagliari | 7 | |
5) | Chievo | 10 | 15) | Cesena | 7 | |
6) | Brescia | 9 | 16) | Sampdoria | 7 | |
7) | Juventus | 8 | 17) | Fiorentina | 5 | |
8) | Bari | 8 | 18) | Parma | 5 | |
9) | Catania | 8 | 19) | Roma | 5 | |
10) | Genoa | 8 | 20) | Udinese | 4 |
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