
Indovina chi viene a Natale? Fausto Brizzi sfida il cinepanettone
Fausto Brizzi è praticamente cresciuto a pane e “cinepanettoni”. Si è fatto le ossa nella corte di Neri Parenti firmando la sceneggiatura di film come Tifosi, Bodyguards, Natale sul Nilo e tutte le altre sue esotiche declinazioni, fino a passare alla regia nel 2006 con il suo Notte prima degli esami. Durante la sua carriera il giovane regista ha fotografato la vita e le disavventure dell’italiano medio in tutti i modi possibili, diventando una delle figure più attive della cinematografia italiana. L’attività di Brizzi, infatti, non si è fermata solo alla sceneggiatura e alla regia: la sua giovanissima casa di produzione Wildside ha prodotto, dal 2010 a oggi, titoli come La solitudine dei numeri primi, Boris – Il film, Io e te e La mafia uccide solo d’estate oltre, ovviamente, i suoi ultimi lungometraggi: Com’è bello far l’amore e Pazze di me, uscito lo scorso gennaio.
LA SFIDA NATALIZIA – A giudicare dal numero dei titoli italiani presenti in sala, è praticamente una sfida a suon di battute quella che vede protagonisti i maggiori produttori di film natalizi: Neri Parenti con il suo Colpi di fortuna, Leonardo Pieraccioni con Un fantastico via vai e Brizzi, appunto, con Indovina chi viene a Natale? (in uscita domani nelle sale), un titolo che non eviterà di rievocare alla mente dei più accaniti cinefili il film di Stanley Kramer Indovina chi viene a cena, con Spencer Tracy e Katharine Hepburne, nel quale una ragazza bianca americana, cresciuta in un’agiata famiglia di San Francisco, si innamora di un medico afroamericano conosciuto dieci giorni prima alle Hawaii, presentandolo una sera a cena a suoi genitori.
IL NATALE DEGLI EQUIVOCI – Commedia degli equivoci dai toni natalizi, Indovina chi viene a Natale? è un film sulla famiglia e sulla diversità: durante la settimana di Natale, Giulio (Diego Abatantuono) e sua moglie Marina (Angela Finocchiaro), imprenditori di una prospera azienda produttrice di panettoni, apparentemente filantropi e attenti all’assunzione di persone disabili all’interno della propria azienda, si recano nella villa in montagna del defunto padre di Giulio (Gigi Proietti), famoso cantante pop, dove ad attenderli trovano il resto della famiglia. C’è la sorella di Giulio, Chiara (Claudia Gerini), con i suoi due bambini che mal accettano il suo nuovo fidanzato (Claudio Bisio), il fratellastro Antonio (Carlo Buccirosso), “integralista del Natale” con la sua famiglia tipicamente napoletana, ai quali si aggiunge Valentina (Cristiana Capotondi), la figlia di Giulio, con il fidanzato Francesco (Raoul Bova) che, dopo un incidente, ha perso entrambe le braccia. Sarà questo un colpo al cuore per i “filantropi” Giulio e Marina, alle vicende dei quali s’intrecceranno le disavventure di tutto il resto della famiglia.
COMMEDIA ANNO ZERO – La commedia italiana è in crisi, lo sappiamo, e l’unico buon presagio all’orizzonte sembra essere il comico pugliese Checco Zalone, gli incassi al botteghino parlano chiaro. Il paragone con Sole a catinelle, seppur apparentemente fuori luogo in questo frangente, viene spontaneo se si guarda al contenuto del film di Brizzi che, a quanto pare, sembra aver perso lo smalto nostalgico e fresco di Notte prima degli esami (Indovina chi viene a Natale?, in effetti, si avvicina molto di più a film più recenti come Ex). Lì dove, però, Sole a catinelle traeva la propria forza dagli equivoci del quotidiano senza preoccuparsi di affrontare, seppur con una generosa dose di ironia, temi politici, etici e sociali, il film di Brizzi è un’opera incredibilmente vuota che manca per giunta il suo obiettivo principale: far ridere. La vuotezza dei dialoghi costringe così la sceneggiatura a concentrarsi sull’unico argomento valido, la disabilità di Francesco – Raoul Bova, esacerbando ed esasperando persino le battute che la riguardano, ma mettendosi oculatamente in salvo da qualsivoglia giudizio, parere o opinione sull’attualità, così da rendere l’intera storia smisuratamente buonista, eccessivamente avulsa dal reale e, sul finale, anche poco credibile.
I SOLITI NOTI – Non convince neanche il cast, eccezion fatta per Diego Abatantuono e Raoul Bova, il quale è riuscito (senza controfigure!) a diventare un “vero” disabile imparando ad usare solo i piedi per girare molte delle scene che lo vedono protagonista. Il resto del cast appare invece intrappolato nei personaggi che i suoi membri, da alcuni anni a questa parte, hanno regalato al pubblico: Buccirosso, il solito simpaticone napoletano, la Capotondi, buona, angelica e innamorata, la Finocchiaro, moglie un po’ isterica alla Benvenuti al Sud. Visto il risultato ottenuto possiamo presagire che, in questa sfida cinematografica contro i “colossi del Natale” Parenti e Pieraccioni, Brizzi rischierà di guadagnare, suo malgrado, un misero terzo posto.
(Foto: comingsoon.it)
David Di Benedetti
@davidibenedetti