
India, l’eccesso di selfie è un caso nazionale: partono i divieti
Mumbai - Moltissimi ne sono appassionati, altri invece impauriti; in ogni caso la tecnologia sta radicalmente cambiando la vita non solo delle persone ma anche le regole della società. Se appare normale vedere agli incroci di una metropoli come Barcellona i simboli di whatsapp, per ricordare ai pedoni di guardare in alto durante l’attraversamento, non deve stranire ciò che accade a Mumbai, una megalopoli di quasi 12 milioni di abitanti. Il governo ha instaurato ben 16 “No-selfie zone”.
TROPPE CASUALITA’- Secondo il portavoce della polizia Dhananjay Kulkarni in un’ intervista alla CNN filippina, si tratta di un “nuovo problema” per loro. Delle 49 morti registrate nel mondo negli ultimi tre anni, 19 sono state registrate proprio in India. Certamente le probabilità che fatti del genere accadano in un Paese di 1 miliardo e 250 milioni di persone sono più alte, se si considera che il mercato della telefonia mobile e dell’Hi-tech è uno di quelli in maggiore espansione nel Paese.
IL CONTROLLO DELLE PATTUGLIE - Il mese scorso un diciottenne è morto scattandosi un selfie sulla costa rocciosa, così come una diciannovenne è morta sbattendo la testa contro una roccia. Non solo le zone costiere ma belvedere, montagne, ferrovie, zone che costeggiano grandi strade sono aree da monitorare per le pattuglie della polizia che, tra gli altri pericoli, dovrà seriamente preoccuparsi della spericolatezza o stupidità dei propri abitanti. Già 16 zone saranno da monitorare e nelle quali verranno affissi appositi segnali anche contro quei selfie stick o bastoni per autoscatti il cui uso è stato interdetto come al Louvre di Parigi.