‘Il signore mi chiama sul Monte’, l’ultimo Angelus di Ratzinger

angelus ratzinger benedetto xvi

Benedetto XVI durante l'Angelus

Roma – L’ultimo Angelus di Benedetto XVI ha lasciato il messaggio di commiato del papa dimissionario. Una piazza gremita, nonostante le allerte per il meteo, ha accolto il Santo Padre alle 12 in punto. Anche un timido sole tra le nubi ha salutato questo gesto pubblico di Ratzinger, per l’ultima volta affacciato alla finestra del suo studio.

«Dio mi chiama a salire sul Monte per dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione – è stato il messaggio centrale di questo Angelus Angelus, basato sulla Quaresima – ma questo non significa abbandonare la Chiesa». Un forte commento alla sua decisione di lasciare il soglio pontificio e, per la prima volta, il chiaro racconto di una scelta che non nasce solo dall’indagine della coscienza in preghiera: per Benedetto XVI questa scelta è frutto di una chiamata dall’alto, un ritiro sul Monte a pregare come durante la trasfigurazione. Il vescovo emerito Ratzinger giovedì salirà quindi sul suo Tabor da dove pregherà per la Chiesa.

Angelus trascorso su due piani, paralleli e collegati, che parlavano dell’addio del papa e di questa Quaresima e l’impegno dei cristiani. Ha richiamato l’unità dei cristiani, appellandosi alla necessità di trovare «punti comuni forti»: in questi punti comuni Benedetto XVI ha inserito anche il «sacrificio per il bene di tutti», invitando i cattolici all’assistenza reciproca. «L’esistenza cristiana – ha detto parlando della Quaresima – consiste in un continuo salire il monte dell’incontro con Dio, per poi ridiscendere portando l’amore e la forza che ne derivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore».
Poi i ringraziamenti «per l’affetto e le condivisione, soprattutto nella preghiera», pronunciati in numerose lingue.

L’intervento del papa con il suo ultimo Angelus è stato più volte interrotto dagli applausi della piazza; quel pontefice che sembrava così distante e algido, così teutonico se paragonato al polacco comunicatore che l’ha preceduto, ha afferrato sempre più il cuore dei fedeli e con la sua scelta di rinunciare al pontificato ha ottenuto un posto non solo nella storia ma anche nelle preghiere dei cattolici.

Andrea Bosio
@AndreaNickBosio

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